Sanità e tecnologia, un connubio vincente.

    Qui in Italia quando si nomina la parola “sanità” si comincia subito a pensare a lunghi tempi di attesa per le visite, ticket da pagare, lunghe distanze da percorrere per raggiungere un ospedale….

La percezione comune è che negli ultimi anni ci sia stato un peggioramento generale.

Troppo facilmente dimentichiamo che ci sono tanti bravi professionisti e dei centri d’eccellenza, che dovremmo promuovere e valorizzare di più. Dimentichiamo anche che malattie un tempo non curabili oggi lo sono, che molti interventi chirurgici sono decisamente meno invasivi, grazie al progresso.

I problemi ci sono, non nascondiamoli. I fondi disponibili costringono a tagli e rinunce, l’aumento dell’età media ci pone nuove sfide da affrontare. Ma non siamo i soli.

    Questo video, proveniente dal canale Youtube della televisione Euronews, ci racconta di come la Francia stia vivendo un problema di carenza di medici, nelle zone rurali o periferiche. Pare che la difficoltà sia di sostituire i medici di paese che vanno in pensione, perché i giovani che si affacciano alla professione preferiscono altri tipi di realtà.

Tra le proposte avanzate per affrontare la situazione si parla di sfruttare la telemedicina, adottando delle cabine dove i pazienti vengono visitati da medici collegati da remoto.

Chiaro, non è proprio come avere il medico lì di persona, ma sempre meglio che dover costringere tutti i pazienti a spostarsi di diversi chilometri.

Inoltre i progressi della tecnologia ci danno oggi degli strumenti diagnostici impensabili fino a pochi anni fa, e dal costo sempre più accessibile.

Sistemi come questo, con i pazienti visitati addirittura nelle proprie case, sono già in uso in altri Paesi.

    Qualche tempo fa avevo già affrontato l’argomento sanità, anche se sotto un aspetto un poco differente, in questo articolo:

Sistema sanitario, un costo o una risorsa?

    Mettendo assieme quella notizia e il video che propongo oggi, mi viene da farmi una domanda: in Italia guardiamo abbastanza a quello che succede nel resto del mondo? Per i problemi che abbiamo nella nostra sanità, non è che qualcuno ha già trovato un modo per affrontarli?

Forse siamo troppo concentrati a guardare quello che succede in casa nostra, e cerchiamo di trovare da noi una soluzione, e non ci rendiamo conto che magari basta copiare qualcosa già fatto da altri.

È pur vero che non tutto si può importare così com’è, ogni realtà ha delle specificità che richiedono di essere affrontate in modo personalizzato, ma credo che comunque conoscere ciò che è già stato fatto e funziona sia indispensabile. Inutile sprecare tempo e risorse per inventare qualcosa che c’è già.

Altra cosa che credo di aver capito è che nella sanità, più ancora che in altri settori, sia importante disporre delle ultime tecnologie e formare correttamente il personale ad usarle; questo porta in prospettiva ad una riduzione dei costi, ma soprattutto ad una migliore assistenza per tutti quei pazienti che non si trovano vicini ad una struttura specializzata nel loro specifico problema.

Occorre quindi indirizzare gli investimenti in queste due priorità, tecnologia e formazione.

Immagine di testata di Tumisu da Pixabay