Renato Carrozzo

Le Profezie dei Cantanti

2020-04-18 23:37:06

Incredibile come alcuni Cantautori, dotati di profetica fantasia, abbiano più o meno descritto in versi, più di 40 anni fa, quello che stiamo vivendo in questo momento. Ecco cosa cantavano Edoardo Bennato, Giorgio Gaber e Renato Zero.

"Bravi Ragazzi"

Una di notte, c'è il coprifuoco
E pensare che all'inizio sembrava quasi un gioco
Ora non c'è più tempo per pensare
Tutti dentro, chiusi ad aspettare

Ognuno ha avuto le sue razioni
Poveri e ricchi, cattivi e buoni
Ognuno ha fatto le sue preghiere
Ora si tratta solo di aspettare

Bravi, su, bravi ragazzi
Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi
Vedrete che poi sistemeremo tutto

Per fronteggiare la situazione
C'è stato un programma alla televisione
Hanno parlato tutti gli avvocati
Di tutte le bandiere, di tutti i partiti

Ed è stato proprio commovente
Vedere tutti quei grandi sacrificare le proprie idee
In nome del bene della gente
Poi hanno dato severe istruzioni
Di stare calmi e stare buoni

Buoni, su, buoni ragazzi
Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi
Vedrete che poi sistemeremo tutto

Bravi, su, bravi ragazzi
Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi
Vedrete che poi sistemeremo tutto

"La Peste"

Un bacillo che saltella
Che si muove un po’ curioso
Un batterio negativo
Un bacillo contagioso


Serpeggia nell’aria
Con un certo mistero
Le voci sono molte
Non è proprio un segreto
La gente ne parla a bassa voce
La notizia si diffonde piano per tutta Milano


La gente ha paura
Comincia a diffidare
Si chiude nelle case
Uno scoppio di terrore
Un urlo disumano
La peste a Milano


A Milano c’è gente che muore
La notizia fa un certo scalpore
Anche in provincia si muore
La peste si diffonde adagio
Poi cresce e si parla di contagio
C’è il sospetto che sia un focolaio
Che parte dal centro e si muove a raggiera
Dilaga dovunque
La peste nera


È scoppiata un’epidemia di quelle più maligne
Con bubboni che appestano uomini, donne e bambini
L’infezione è trasmessa da topi usciti dalle fogne
Ma hanno visto abilissime mani lanciarli dai tombini
Sono le solite mani nascoste e potenti
Che lavorano sotto, che son sempre presenti


La gente si difende disperata
La peste incalza e viene avanti
Si dilaga, si scatena agguerrita
E' anche peggio di quella del venti
La peste ci viene addosso
La peste non si ferma più
Morti dappertutto
Che vengono ammassati come animali


Non fa neanche più effetto
Sono cose normali
Si fotografano i cadaveri
Non fa neanche più schifo
Ci si lava, ci si pettina
Si esce, si va al bar
Si scansano i cadaveri
Non ci fai più caso
Ci si abitua così presto
In fondo ne muoiono tanti
Anche al week-end di ferragosto


Un bacillo a bastoncino
Che ti entra nel cervello
Un batterio negativo
Un bacillo a manganello

"Contagio"


Pericolo di contagio
Che nessuno esca dalla città
Guai a chi s'azzarda a guardare laggiù
Oltre quel muro, oltre il futuro


L'epidemia che si spande
L'isolamento è un dovere oramai
Dare la mano è vietato, se mai
Soltanto un dito e l'errore punito sarà
L'amore, inutile farlo
Consuma energia
Chi s'è accoppiato sopra quel prato


Noi qui, Voi là
Divisi per colore e età
E poi Chissà
In qualche gabbia
Per questa rabbia pagheremo

E chi vorrà
Comunicare non potrà
Se vuoi vai via
Usa però
Quella tua testa e non la mia


Clinicamente perfetti
La civiltà ci ha modellati così
Salvaguardare la specie dovrai
Se ogni contatto, ogni letto è infestato oramai
Questo rapporto con te è minacciato perché
Un telegramma ha i raggi gamma


Noi qui, Voi là
Votati ormai alla castità
Mai più, più in là
Sarà un delitto
Col cuore asettico vivremo
Noi qui, Voi là
Il sano istinto morirà
Noi qui, Voi là
Neanche un vizio
Ma uno squallido silenzio qui