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La meraviglia nascosta: ritrovata un’opera di Sanmartino nei depositi della Reggia
Si tratta di un neonato scolpito nel marmo, che raffigura Carlo Tito di Borbone, figlio di Ferdinando IV, ucciso dal vaiolo
Oggi, in occasione della 28esima Giornata nazionale degli Amici dei musei, l’opera che ritrae Carlo Tito di Borbone sarà esposta al pubblico alla Reggia di Caserta; era considerato un bimbo perduto, invece era semplicemente dimenticato nei meandri dei depositi della Reggia. Si tratta di una statua marmorea a grandezza naturale di un neonato, Carlo Tito, figlio di Ferdinando IV e Maria Carolina, ucciso dal vaiolo a soli tre anni. L’opera, realizzata nel 1775, è realizzata in una pietra tenera dalle venature rosate da Giuseppe Sanmartino, autore del Cristo velato. L’opera era presente negli antichi inventari di fine 1800 della Reggia, ma poi s’erano perse le tracce.
La direttrice Tiziana Maffei aveva demandato a Valeria Di Fratta, la funzionaria del Palazzo Reale di Caserta, di verificare la statua di un neonato dormiente trovato in deposito. Alla Maffei, si legge dal Corriere del Mezzogiorno a firma di Anna Paola Merone, è venuto subito in mente che l’autore fosse il Principe di San Severo, alla vista dell’opera: consultando la monografia, nei documenti, si riportava di una scultura del principe ereditario appena nato, primo figlio maschio dei regnanti duosiciliani. La scultura, era presente nelle collezioni della Reggia almeno dal 1879, e sarà restaurata all’interno dei Laboratori della Reggia da Anna Mazzone, con il contributo dell’associazione Amici della Reggia di Caserta, supportata dalla consulenza di un restauratore.
da stylo24