Quello che non ti dicono

Business & Finanza

Il 29 marzo, lo stesso giorno della Brexit (“solo un caso?), accadrà qualcosa. Cosa?

2019-03-23 17:12:09

"il Comitato dei banchieri centrali (FED, BCE, Bundesbank, Banca d’Inghilterra e Banca di Francia) ha inserito nel pacchetto «Basilea 3» (che definisce le nuove regole del sistema bancario) una norma di portata epocale che nessuno ha mai però discusso apertamente in pubblico. In pratica, l’oro in lingotti “fisici” – quindi non sotto la forma “sintetica” come i certificati – torna ad essere considerato dai regolatori come l’equivalente del dollaro e dell’euro in termini di sicurezza patrimoniale, eliminando così l’obbligo di ponderarne il rischio ai fini dell’assorbimento di capitale, come avviene con ogni altro asset finanziario, esclusi (per ora) i titoli di Stato dell’Eurozona." Sole24Ore

Un appuntamento con la storia: la resurrezione del Gold Standard nel mondo bancario

"Per quasi 60 anni, il gold standard ha regolato la convertibilita tra oro e dollaro, agganciandone il valore di mercato: nel 1971 fu il presidente americano Richard Nixon, spaventato dalle pressioni ribassiste che rischiavano di affondare il dollaro in piena guerra fredda, a tagliare il cordone con l’oro decretando la fine del gold standard. Ora qualcosa comincia a muoversi in direzione opposta."

L’oro come denaro contante

"Il Sole 24 Ore ha scoperto che tra le complesse ma ben note riforme degli standard per il credito e la finanza dal piano «Basilea 3», si nasconde un’alchimia contabile in grado di trasformare l'oro in moneta nei bilanci dei grandi gruppi bancari.

Dal 29 marzo, per decisione della BRI, l’oro in portafoglio alle banche commerciali e d’affari diventa «Cash Equivalent», un asset equivalente al denaro contante e quindi «risk free». Di fatto, è la prima «rimonetizzazione dell'oro» dai tempi dell’accordo di Bretton Woods: i tecnici la chiamano «Gold Remonetization», processo inverso a quello della «demonetizzazione» dell’oro decisa da Nixon."

Una mossa che lascia aperti molti interrogativi

Anche se agli addetti ai lavori è noto da tempo è singolare che una decisione così importante non sia sulle prime pagine di tutti i giornale e nei TG in prima serata.

"La svolta non è di poco conto, per il mercato dell'oro e per il ruolo stesso delle riserve auree nazionali. Il risultato è rilevante: con le nuove regole di Basilea 3, viene assegnato all'oro lo stesso status oggi riconosciuto ai Bond sovrani nei bilanci delle banche.

Una domanda sorge dunque spontanea: la promozione dell'oro è forse la premessa per applicare un coefficiente di ponderazione del rischio ai Titoli di Stato posseduti dalle banche? 

Nel mirino ci sarebbero soprattutto i Titoli di Stato, che in base alle regole attuali possono essere detenuti dalle banche senza alcun impatto sul loro patrimonio. La questione riguarderebbe principalmente paesi a basso rating come l'Italia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia, osservati speciali dopo la crisi del debito nel 2011.

Le banche di questi Paesi hanno il più alto ammontare di titoli di Stato nell'eurozona. E questo fenomeno è particolarmente sentito in Italia, dove il sistema bancario possiede 400 miliardi di BTp sui 2.400 miliardi di debito pubblico.

Che cosa succederebbe allora, se venisse applicata a ponderazione per il rischio sui BTP come vuole il Comitato di Basilea?

Le conseguenze dipendono dal livello di ponderazione del rischio applicato sui BTP: se fosse alto, alcune banche potrebbero essere costrette a sostituire i titoli con altri asset finanziari, oro compreso, oppure a procedere ad aumenti di capitale. In un momento in cui il mercato è restio ad acquistare azioni bancarie, il rischio di ripercussioni sulla stabilità del sistema bancario potrebbe essere alto.

Sole24Ore

Altri 2 interrogativi

Perché da diversi mesi c'è una corsa delle Banche Centrali di tutto il mondo ad accapparrarsi oro fisico?

E perché, nonostante dalla forte domanda, il prezzo non è salito alle stelle?

Alcune ipotesi nell'articolo completo del Sole24Ore

2