Quello che non ti dicono

Business & Finanza

Dietro alle guerre armate, commerciali, valutarie... ci sono sempre interessi economici

2019-05-09 14:23:43

Spesso i media ci "raccontano" gli scontri tra 2 paesi dipingendone uno come il male o l'altro come il bene, influenzando così l'opinione pubblica a favore di X e creando i presupposti per poi giustificare le azioni punitive contro Y.

Cosa hanno in comune Venezuela, Iran, Libia, Iraq?

Non solo la guerra e l'instabilità interna, politica e sociale.

La risposta purtroppo è semplice, il petrolio (1°, 4°, 5° e 9° della classifica).


Forse un po' meno semplice è stabilire chi sia il "buono" e chi il "cattivo" o meglio cosa sia davvero utile per quel paese ed in particolare per i suoi cittadini.


Spesso mi chiedo come potrei farmi un'idea il più possibile "oggettiva" su quanto stia accadendo in Venezuela, Libia o Iran. 


Non credo che la "sceneggiatura" proposta dai Tg sia sufficiente a comprendere e valutare la reale situazione di un paese, perché i media meanstream ripropongono e avvallano - più o meno consapevolmente - solo il ritornello proposto dall'impero/classe dominante, sentiamo una sola campana...


Non credo neppure che le minacce/sanzioni, né tantomeno le "missioni di pace" o per "riportare la democrazia", siano nel puro interesse dei cittadini di quel paese e soprattutto mi chiedo se servano realmente a qualcosa: a giudicare dalle ultime in Libia, Egitto, Siria, Iraq mi verrebbe da dire di no.


Con questo non sto prendendo le parti dei cosiddetti "cattivi", ma solo offrire uno spunto per allargare la visione ed andare oltre alle logiche contrapposte del "partito" dei buoni/giusti contro quello dei cattivi/sbagliati. 


Probabilmente solo quando riusciremo a superare i "partiti" saremo in grado come umanità di aiutare veramente chi ne ha bisogno.

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