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Da settembre le verifiche del Fisco su chi non preleva soldi in banca

2019-08-25 17:25:34

Possibili accertamenti fiscali non solo a chi fa sostanziosi prelievi dalla banca, ma anche a chi non li effettua per nulla, con presunzione di evasione ed inversione dell'onere della prova a carico del contribuente.

In questo breve video partono-i-controlli-sui-conti-correnti la descrizione della nuova misura.


"Bankitalia, nelle prime FAQ pubblicate il 22 agosto 2019, ha reso noto il perimetro dei nuovi controlli che scatteranno da settembre e monitoreranno i movimenti di denaro contante.

Gli operatori finanziari dovranno inviare comunicazioni con cadenza mensile.

Per quanto riguarda la prima trasmissione di settembre 2019 gli istituti bancari e postali dovranno inviare quattro diverse comunicazioni in riferimento ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2019. Salvo casi di esonero, anche le comunicazioni negative (senza operazioni da segnalare) dovranno essere fatte pervenire dagli istituti.


Quando scatta l’obbligo di segnalazione:

  • Per tutte le movimentazioni di contanti di importo superiore a 10.000 euro nel mese. Verrà posta particolare attenzione anche su quelle effettuate con prelievi o versamenti di importo unitario dai 1.000 euro in su. Inoltre si terrà monitorato non solo il singolo conto bensì l’intestatario per il caso dei soggetti che dispongono di due o più conti corrente e che nel mese, in questi, oltrepassano la soglia di 10.000 euro.

  • Medesima dinamica per coloro che nel mese fanno più operazioni con ruoli diversi. Esempio: un soggetto compie un’operazione di prelievo o versamento in contanti di 6.000 euro come cliente e poi ne compie un’altra di 3.000 euro come esecutore di una società. In questo caso scatta il conteggio di entrambi i movimenti e dunque il relativo controllo, visto il superamento della soglia dei 10.000 euro."

Come calcolare il limite dell’importo e quando non scatta il controllo:

  • Un cliente, durante il mese preso in esame, compie più operazioni. La somma va calcolata con l’importo troncato. Esempio: l’intestatario del conto versa in due diversi momenti. La prima volta mette 6.000,50 euro, la seconda 3.999,70. In questo caso non scatta la segnalazione a Bankitalia perché gli importi troncati danno un totale di 9.999 euro e non 10.000.

  • Nessuna segnalazione nemmeno per chi effettua operazioni miste la cui somma di contante reale in questione risulti sotto i 1000 euro. Esempio: se il cliente preleva dal conto 1.500 euro e, di questi, 1.000 vengono versati su un libretto di deposito a risparmio e 500 euro realmente prelevati, non c’è superamento della soglia dei 1.000 euro (visto che la cifra prelevata di contate reale è 500 euro). Dunque nessun controllo.


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