Resta comunque il fatto che la situazione non era facile e quel carico di stress per me si è presentato come un problema che avevo dimenticato già da tempo: la sonnolenza postprandiale; non facevo in tempo a posare la forchetta sul tavolo che già mi si chiudevano gli occhi.
In tutta sincerità, non sapevo come affrontare la situazione, perché tutti i corretti che avevo apportano al mio stile di vita anni prima avevano risolto ogni tipo di problema, tra cui questo. Non avevo cambiato niente, quindi non capivo cosa mi stesse succedendo e non sapevo cosa fare per risolvere questa problematica, decisamente invalidante soprattutto a livello lavorativo.
Ma la svolta vera e propria c'è stata quando sono venuto in contatto con un antico rituale orientale: I riti tibetani, 5 esercizi yoga che hanno il potere di donare benessere al corpo e soprattutto alla mente.
Lo so cosa stai pensando, anche per me era impossibile ed ho provato tanto per provare. Quello che è successo poi è indescrivibile per chi non li ha mai provati. Per quanto mi riguarda, però, posso dirti che la mia sonnolenza è sparita all'istante. Dal giorno stesso che ho iniziato a praticarli, non ho avuto più necessità di coricarmi dopo mangiato. Ero così sorpreso che i primi giorni ho continuato a praticare per vedere se fosse solo un caso o avessero realmente questo potere. Se li ripeto tutti i giorni da oltre un anno forse qualche merito ce lo hanno!
I riti sembrano affondare le loro radici centinaia di anni prima della nascita di Cristo, quando furono creati dai monaci tibetani come elisir di eterna giovinezza, ma si sono diffusi in Occidente solo nel 1985, grazie all'opera di Peter Kelder.
I loro benefici sono molteplici:
Prima di iniziare i 5 riti, mettiti seduto su una sedia o sdraiati a terra, rilassati e poni particolare attenzione al respiro. Concediti un paio di minuti per rallentare la respirazione. Inspira ed espira con il naso.
Esegui i riti tutti i giorni, possibilmente alla stessa ora al mattino a digiuno.
Inizia con 3 ripetizioni al giorno di ogni rito, con movimenti delicati, e aumenta, se ne senti la necessità, di 2 ripetizioni ogni settimana. Gli esperti hanno appurato che più di 21 ripetizioni non apportano maggiori benefici, quindi fermati a 21 e non andare oltre.
Alcuni monaci affermano che il I° rito può anche essere eseguito a conclusione degli altri quattro, sembra per dare maggiore stabilità emotiva.
La sua funzione, come per gli altri, del resto, è quella di accelerare i 7 principali vortici energetici (chakra).
Respira come hai fatto nella fase preliminare. Datti un ritmo.
“se all’inizio non riesci a tenere le gambe tese durante la salita, puoi tenerle leggermente flesse “
Le ginocchia non toccano mai terra, gli unici punti di contatto sono piedi e mani.
Un Abbraccio
Andrea
Personal Trainer Q-Anta Energia