Il Responsabile Qualità Autorevole
SEI PAGATO PER PRENDERE LA COLPA!
IL DIFFICILE RUOLO DEL RESPONSABILE QUALITA' - L’ERRORE CHE NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE FARE
SEI PAGATO PER PRENDERE LA COLPA!
IL DIFFICILE RUOLO DEL RESPONSABILE QUALITA' - L’ERRORE CHE NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE FARE
Il ruolo del Responsabile Qualità non è per niente facile.
Non di rado succede che una buona parte del suo lavoro consista nel cercare disperatamente di limitare i danni causati da decisioni prese da colleghi più "potenti" non molto attenti alla Qualità (del resto non sono loro ad avere la responsabilità della Qualità).
Se poi anche la stessa Direzione è poco interessata alla Qualità, allora il gioco si fa veramente duro per il nostro eroe.
Io stesso mi sono trovato in questa situazione circa vent'anni fa.
Il "Rimpiazzo"
Ritorno indietro con la memoria a quando lavoravo in una multinazionale in uno stabilimento che produceva componenti per il sistema d'accensione dell'automobile.
Il precedente Responsabile della Qualità era stato il capro espiatorio di una campagna di richiamo che era costata all’azienda circa due miliardi di vecchie lire.
Io ero il suo "rimpiazzo".
Lo venni a sapere dopo essere stato assunto.
All'origine del fattaccio, c'erano stati problemi di approvvigionamento di un materiale plastico.
La Direzione e il Responsabile della Produzione (quest'ultimo in seguito descrittomi come il "Regista occulto" dell'azienda), per non andare in ritardo nelle consegne, decisero di usare un materiale leggermente differente da quello validato e utilizzato fino a quel momento.
Fecero quindi entrambi pressioni sul Responsabile Qualità perché accettasse in deroga questa soluzione.
Il Responsabile di Qualità purtroppo acconsentì e il suo destino fu segnato.
Dopo circa un anno dalla produzione, cominciarono a esserci i primi resi in garanzia e, ci si rese conto ahimè, che era proprio il diverso materiale la causa dei malfunzionamenti.
Man mano che passava il tempo i resi aumentarono sempre di più, e il cliente decise allora di fare una campagna di richiamo per la sostituzione dei componenti difettosi.
Fu quello che in gergo si chiama "bagno di sangue".
La chiusura degli ultimi strascichi di questo problema, fu una delle prime attività a cui mi dedicai all'inizio del mio nuovo lavoro.
Il Lupo perde il Pelo ma non il Vizio
Nonostante questa brutta esperienza, purtroppo, sia la Direzione che il Responsabile della Produzione, dopo qualche anno avevano dimenticato la campagna di richiamo (tanto le conseguenze le aveva pagate il mio povero predecessore).
Non di rado, il "Regista Occulto" prendeva decisioni che mettevano a rischio la Qualità nonostante le mie contrarietà.
Aveva una forte influenza sulla Direzione e quasi sempre l'aveva vinta lui quando non ero d'accordo sulle sue scelte.
La sua visione del ruolo del Responsabile Qualità si rivelava ogni tanto quando, mezzo serio, mi diceva: «Ricordati Giuliani che il Responsabile della Qualità è pagato per prendere la colpa!».
Purtroppo, dopo qualche anno, quelle parole mi ritornarono alla mente come una triste profezia.
La Fase "Critica"
Col tempo mi ero rassegnato a subire questa situazione frustrante, lasciandomi spesso andare a forti critiche sul comportamento della Direzione e del "Regista Occulto".
Purtroppo però quando imbocchi la via della critica e del lamento, e non provi seriamente a cambiare la situazione insoddisfacente, è molto probabile che prima o poi ne pagherai le conseguenze.
Infatti, dopo qualche anno, una dura lezione mi fece chiaramente capire che avevo imboccato la strada sbagliata.
Un problema di qualità ripetitivo ci fece perdere un importante cliente.
Il colpo fu duro per me e anche per la mia azienda che perdeva un business significativo.
Questa volta toccò a me fare da capro espiatorio. E non ci volle molto tempo per capire che era arrivato il momento di cercarsi un altro posto di lavoro.
Dopo una frenetica ricerca, sia pure a discapito di una retribuzione e di un inquadramento inferiore, riuscii a trovarlo.
Una Promessa
La sofferenza e lo stress di quel periodo mi fecero riflettere a lungo su quello che era successo e mi fecero capire il mio grave errore.
Mi ero rassegnato a subire una situazione difficile senza fare almeno un tentativo serio per cercare di migliorarla.
Meglio sarebbe stato allora cambiare lavoro immediatamente piuttosto che continuare a vivacchiare scaricando la responsabilità della situazione sulla Direzione e sul "Regista Occulto".
Promisi quindi a me stesso che, fino a che fossi rimasto in questa mia nuova azienda, mi sarei impegnato seriamente a cercare in ogni caso di ottenere dei risultati nonostante gli ostacoli e le difficoltà che si sarebbero presentati.
Con questa promessa sempre davanti a me, iniziai con determinazione a cercare i modi più efficaci per Eliminare e Prevenire i problemi.
La dura lezione del passato mi ha fatto capire che, lamentele e critiche non portano da nessuna parte.
Se volevo evitare di dovermi prima o poi cercare un altro posto di lavoro in fretta e furia, c'era un unica strada da percorrere: la Strada dell'AZIONE
Non è stata una passeggiata senza difficoltà ed errori ma, continuando a mantenere fede alla mia promessa, i risultati ottenuti sono andati oltre le mie aspettative.
La costante discesa del numero dei reclami cliente e dei problemi nelle forniture mi hanno fatto ritrovare una grande soddisfazione nel lavoro, autorevolezza, nonché riconoscimenti professionali ed economici.
Perché ti ho Raccontato Tutto Ciò?
Perché vorrei tu non facessi il mio grave errore.
Se ti trovi a essere insoddisfatto del tuo lavoro e ti sei rassegnato a subire una situazione frustrante, non fare lo sbaglio d'imboccare la Strada della Critica e del Lamento.
Alla fine di questa strada non troverai niente di buono per te.
Finché decidi di rimanere in un'azienda l'unica strada che ti può portare qualcosa di buono è la Strada dell'AZIONE.
Seguimi. Ti trasmetterò queste conoscenze in modo graduale, semplice e concreto.
A presto!
Roberto