Progetto Sublimia

Salute & Benessere

Il Progetto Sublimia

2020-08-12 21:00:51

Il Progetto Sublimia: come guardare “oltre” la morte, per dare respiro alle generazioni che verranno ed educarle al significato della vita.

Il progetto: dalla storia agli obiettivi di vita

Il culto dei morti ha attraversato la storia dell’umanità attraverso diverse civiltà, immancabilmente scomparse nel vano desiderio di lasciare qualcosa di nascosto nelle tombe di faraoni, re, regine, scribi e persone comuni.

Le energie investite dalla popolazione egizia per arredare la sola tomba di Tutankamon, avrebbero potuto creare cibo e prosperità per molte famiglie, ma la poca fede delle famiglie regnanti, fece realizzare tesori da affidare alla vita dopo la morte.


Ancora oggi, nel 2020, la società civile di tutto il mondo, investe scioccamente in arredi funerari e tombe lussuose, e specula sulla morte, passando nei TG immagini di bare potenzialmente piene di cadaveri che dovrebbero fungere da spauracchio per i contribuenti, ligi a pagare inutili tasse per il welfare e susseguenti spese mortuarie come contributi per luci perpetue o occupazione di suoli e spazi in concessione funeraria.

La bruttura dei cimiteri periferici o inglobati nelle città, e la gestione, spesso malavitosa delle esequie funebri, rende il trapasso, particolarmente oneroso, non solo emotivamente, ma anche economicamente. La decisione di spendere più o meno denaro per affrontare funerali più o meno lussuosi è del tutto arbitraria, ma, anche nel caso di celebrazioni di Stato, esequie papali, o di ex mafiosi, o di gente normale, appare sempre inutile e nostalgica.

Spesso i funerali e le tombe servono a prolungare la sofferenza dei familiari del defunto, e non è raro vedere vedovi e vedove, o genitori di bambini dipartiti prematuramente, recarsi sulle lapidi inanimate a ripulire foto e sistemare fiori recisi, per anni e anni, senza darsi mai rassegnazione.


La pratica della cremazione ha, in parte, cambiato questa prassi, lasciando ai vivi, vasi di ceneri carbonizzate dei residui mortali, da conservare abbastanza liberamente, senza mai del tutto liberarli dalla rogna, se non dopo la dispersione delle polveri bruciate nell’ambiente.


Esiste tuttavia un metodo, recentemente brevettato, che attrae l’attenzione di chiunque lo conosce, per liberare per sempre dal mondo la bruttura della morte e trasformare, come in un processo alchemico, ciò che resta delle spoglie in qualcosa che ritorna al ciclo millenario della vita sulla Terra.

L’abbiamo chiamata “Sublimia”, la tecnologia, basata sull’uso dell’azoto liquido per congelare prima e sublimare poi, i corpi senza vita degli umani e degli animali. Le polveri che ne derivano, sono residui organici e inorganici liofilizzati, ricchi di principi utili al ciclo vitale delle piante, privi di inquinanti, non carbonizzati (come avviene nella cremazione), e per questo, sono un valido nutriente per un albero, un cespuglio, un’aiuola di fiori o un prato senza definizione.


Il messaggio di leggerezza, di speranza, di continuità della vita, che deriva dall’applicazione di Sublimia è immediato ed ispirante.

Ridurre l’ingombro di cimiteri, sempre più macabri depositi temporanei di putrefazione, e sempre meno opportunità di ricordo sano, ci rende più sereni, più freschi, e ci lascia liberi di godere del ricordo digitale delle foto, dei video, delle ricostruzioni olografiche in 5D dei nostri cari estinti, semmai ce ne fosse bisogno.


E’ così che il progetto “Sublimia” viene protetto dalla Fondazione Salutetica.it, come un’opera universale di pietas, da allontanare con ogni potere del bene, dall’interesse economico di qualsiasi impresario.

Un dono così grande per l’umanità, non può diventare in alcun modo, fonte di lucro per nuovi speculatori della morte, ma è e sarà una delle più grandi opportunità di riscatto della società che cambia e lascia nuovo respiro e speranza alle generazioni che seguono.

Nel progetto di salute etica della Fondazione Salutetica.it, prendono forma tante attività informative e formative per una società migliore, sana, prospera e felice.

La nostra società è matura per comprendere che “il senso di colpa” tramandato dalle grandi religioni monoteiste, può essere finalmente epurato con il simbolismo della sublimazione della proiezione.


Sublimare, come facciamo con i corpi, anche le nostre azioni terrene, perdonando finalmente tutta l’idea del male coltivata per millenni, attraverso opere di bene sostenibili e prospere, attraverso una comunicazione assertiva e matura per i tempi e per le generazioni iperdigitali, è la sfida che vogliamo cogliere per traghettarci nel futuro con fiducia e coraggio.

Le società sono stanche di essere definite malate, di essere tartassate, di essere vilipese da una Giustizia iniqua e parziale, di essere istruite da una scuola inadeguata e sempre troppo affannata per l’aggiornamento.

I tempi di crescita dell’umanità si sono contratti, e cio’ che un bambino di dieci anni è capace di comprendere oggi, non era nemmeno immaginabile ad un ventenne di trent’anni fa.


Serve liberarsi dagli schemi. Serve sostenere i budget, sempre limitati rispetto alle richieste inarrivabili dalla società del consumo. Serve un progetto educativo sostenibile di homeschooling in rete per far crescere i figli nuovamente a contatto con i genitori e non solo con i nonni, oberati e stanchi fisicamente ed economicamente.

Serve un progetto di educazione allo sport ludico senza interesse, alla musica, alle arti, alla ricerca della bellezza e della gratitudine alla vita.

Serve lo sviluppo di attività di mediazione fuori dagli schemi del Diritto Civile, Amministrativo e addirittura Penale degli attuali ordinamenti.

Serve la promozione di attività solidali di cura, di mutuo soccorso, di educazione alla prevenzione, di star bene per ringraziare la vita invece che lamentarsi di stare al mondo.


In sintesi serve un progetto di progetti di Mediazione, Educazione e Cura per sostenere lo stanco, anacronistico welfare dei Governi attuali, per dare respiro alle generazioni che arrivano nell’amministrare la Giustizia, l’Istruzione e la Salute, non più con Ministeri sostenuti da budget stellari, ma con amministrazioni di persone organizzate in leadership, dove gli anziani e gli esperti guidano con amore, e gli allievi scelgono i propri maestri negli esempi più belli.