PNL Evolution

Founder Senior

Il Modello S.C.O.R.E - PNL Practitioner Advanced Lez. 3

2020-02-10 10:24:40

A CURA DI STEFANO MOZZETTINI E ANDREA DI GREGORIO Il modello SCORE fu sviluppato da Robert Dilts e Todd Epstein nel 1987 per descrivere il processo che essi stessi stavano intuitivamente utilizzando per definire i problemi ed i relativi interventi.

Essi si resero conto che stavano organizzando in maniera sistematica il modo in cui si avvicinavano al problema in modo da essere maggiormente e più velocemente in grado di arrivare più efficacemente ed efficientemente alla radice del problema.

Trattanda: “dalla lezione di Andrea”:

Proposta di approfondimento con: “Verso un ecologia della mente” in Step to an Ecology of Mind di “Gregory Bateson (antropologo, sociologo e psicologo britannico, il cui lavoro ha toccato anche molti altri campi. Wikipedia)”. 

Il Modello SCORE analizza il problema nei diversi suoi aspetti.

Un problema è qualcosa che ti stimola ad evolvere.

Il problema dei problemi è averne troppi.

S = SINTOMI: l’evidenza del problema

C = CAUSA: Le cause che lo generano o che tendono a perpetuarlo 

O = OBIETTIVO: Il risultato che voglio ottenere

R = RISORSE: sono ciò che dispongo ed ho a disposizione per risolvere il problema

E = EFFETTI: Il senso o la motivazione per risolvere il problema a medio e lungo termine.

Lo SCORE è un processo di raccolta dati per trovare la risorsa più utile a risolvere un problema tramite un esame più dettagliato.

Lo SCORE propone prospettive da cui analizzare velocemente un problema per trovare la risorsa più utile e quindi anche la soluzione più efficace.

Frase su cui riflettere: “Oggi le persone eccellenti tendono considerano gli oggetti per essere utilizzati, piuttosto che per essere posseduti”.

Per le menti non esercitate si evidenzia una difficoltà nel compiere determinati pensieri complessi.

Andrea propone la visione di uno spezzone del Film “Labyrinth - Dove tutto è possibile” - un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson”.

Presupposto della PNL: “Se continui a fare ciò che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre ottenuto”.

Indovinello tratto dal film: 

Vi sono due porte, una porta alla morte mentre l’altra porta alla salvezza. Davanti alla porta vi sono due guardie, una mente sempre mentre l’altra dice sempre la verità.

Ho a disposizione una sola domanda per scegliere e trovare la porta per la salvezza.

Dopo svariati tentativi con pensiero semplice non arrivo alla soluzione desiderata, questo perché la mente tende a focalizzarsi sul sintomo o sulle cause, ma non sull’obiettivo o sugli effetti. Utilizzare la propria mente ad un livello più profondo aiuta invece a sviluppare nuove possibili soluzioni.

A titolo di esempio Andrea propone un modo di pensare logico per consentire la soluzione dell’indovinello, utilizzando la regola algebrica:

+ x + = +

-  x -  =  +

- x +  = -

+ x -  = -

Dove + corrisponde alla verità, - corrisponde alla menzogna, x corrisponde ad una domanda fatta ad una guardia inerente l’altra guardia. Facendo questo tipo di domanda so che otterrò sempre una risposta falsa, quindi posso escludere che la risposta sia giusta.

Soluzione:

Se tu chiedessi all’altra guardia se la porta dietro di lui porta alla morte, cosa ti risponderebbe?

Risposta Si, allora la porta dietro di lui porta alla salvezza

Risposta No, allora la porta che porta alla salvezza è l’altra

Lo scopo di questo esercizio è quello di far capire che quando adottiamo da tempo metodi di soluzione che non portano all’obiettivo desiderato, bisogna analizzare il problema in altro modo.

Uno di questi modi (tecnica) è la raccolta dati con diversi approcci del modello SCORE.

Andrea propone un altro ragionamento:

Un problema all’interno di un contesto può essere difficile da risolvere per due motivi:

1) Una, o più persone, che vivono in quel contesto non è/sono collaborativa/e. In questo caso l’unico modo per risolvere il problema è isolare colui/coloro che non vuole/vogliono collaborare per cercare di aiutarlo/li singolarmente a risolvere il loro problema . Solo a questo punto può/possono essere reintegrato/i nel gruppo per risolvere il problema comune.

2) Le informazioni delle persone che vivono all’interno di quel contesto non hanno sufficienti informazioni per poterlo risolvere. In questo caso possiamo aumentare lo spazio di soluzione introducendo nuove risorse, ad esempio un altra persona con più conoscenza riguardo il problema stesso.

Da un punto di vista matematico posso descrivere la situazione nella seguente equazione:

Spazio Soluzione >/= Spazio Problema

Così mi rendo conto che lo ‘Spazio’ potrebbe essere eliminato dall’equazione dando come risultato che la soluzione ed il problema sono la stessa cosa (si potrebbe anche dire che la soluzione è contenuta nel problema e che se io vedo il problema da diverse prospettive posso trovare la soluzione nella raccolta dati nello spazio e nel tempo)

Frase su cui riflettere: “Il problema è una soluzione vestita di lavoro”.

Ristrutturazione linguistica: La soluzione è un progetto stimolato dal problema.

Dimostrazione dell’esercizio applicativo:

Andrea guida F. nell’esplorazione di un problema che l’ha impegnata tutto il giorno in azienda:

Problema: Nella ditta dove lavoro non ci sono abbastanza posteggi per tutti.

Scopo: Come si manifesta questo problema?

Lamentele continue e malumore nel personale.

Possibile risorsa necessaria?

Avere più posteggi.

Causa: Qual è la causa della mancanza di posteggi?

Da una parte vi è stato un aumento del personale, dall’altra la legge mi impedisce di dedicare più spazio/terreno ai posteggi.

Possibile risorsa necessaria?

Fare un referendum per cambiare la legge.

Obiettivo: Che cosa vuoi ottenere?

Tranquillizzare il personale

Quali risorse hai per tranquillizzare il personale?

-Proporre agevolazione a chi porta con sé altri colleghi al lavoro con la propria auto.

-Lavoro a turni.

Effetti: Qual è il senso di tutto questo? A lungo termine? Tra 20 anni per esempio?

Qui F. ha difficoltà a trovare una risposta, ma si rende conto di non aver mai pensato da questa prospettiva.

Andrea allora chiede quale risorsa potrebbe essere utile a lungo termine?

Cercare un aiuto politico e sensibilizzare le persone ad usare altri modi per arrivare al lavoro.

Alla fine possiamo mettere in luce la soluzione valutando qual è la risorsa che, con il minimo 

dei costi/sforzi, ci consente il miglior risultato possibile.

La soluzione è politica e mirata al cambiamento delle abitudini attraverso la sensibilizzazione 

agevolata. Osservando la raccolta dati fatta attraverso le prospettive dello SCORE si nota che la soluzione è contenuta nel problema.