La calendula officinalis: un fiore dalle proprietà antinfiammatorie e lenitive
Un’alleata per la salute dalle molte proprietà benefiche
La calendula è una pianta annuale erbacea che può arrivare fino a circa 70 cm di altezza. Cresce spontanea e selvatica in tutta Italia, con fioriture che vanno dalla primavera all’autunno. In questo periodo e per una volta al mese, sbocciano dei piccoli fiori di un bel colore che varia dal giallo all’arancio, raggruppati così fittamente da sembrare un unico grande fiore. Probabilmente per le fioriture regolari, il suo nome deriva etimologicamente dalle calendae romane, che indicavano appunto una ricorrenza mensile.
Il fiore della calendula è noto fin dall’antichità, e in numerosi paesi, per le sue proprietà curative, ma viene utilizzato anche a scopo decorativo o come elemento antiparassitario negli orti biologici.
La varietà usata a scopo terapeutico è per eccellenza la calendula officinalis.
Una pianta amica
La calendula officinalis ha principalmente effetti antinfiammatori e antispasmodici:
agisce infatti sia sui tessuti interni riducendo le irritazioni delle mucose (indicata quindi per colite e gastrite), sia sui tessuti esterni grazie all’attività antibatterica, cicatrizzante ed emolliente (indicata quindi per scottature, ferite, irritazioni cutanee).
Grazie alla sua funzione antispasmodica allevia anche i crampi e le tensioni addominali causati dal ciclo.
Ma non solo.
E’ emmenagoga: aiuta la regolarizzazione di un ciclo mestruale scarso, assente o troppo abbondante
E’ lenitiva, scarsamente allergizzante e priva di controindicazioni particolari: è adatta quindi anche ai bambini e ai neonati e si utilizza nelle creme emollienti a loro dedicate
E’ idratante e calmante: si trova quindi frequentemente nei prodotti per l’igiene intima, nelle creme per il corpo e anche nelle gocce oculari per occhi irritati
Come viene utilizzata
Preparazione di tisane: da una a tre tazze al giorno, mettendo in infusione 1 grammo di calendula ogni 100ml di acqua bollente. In questo caso gli effetti benefici saranno a carico specialmente dell’addome, riducendo spasmi e coliti.
Utilizzo della tintura madre: la tintura madre è un concentrato di sostanze attive estratte dalla pianta tramite solvente idroalcolico, che va successivamente diluito. Si può adoperare per curare affezioni del cavo orale e della gola, sulle ferite, sulla pelle irritata e screpolata, per le infiammazioni dell’apparato genitale o (se ingerita) per regolarizzare il ciclo mestruale assumendo dalle 10 alle 40 gocce, 2-3 volte al giorno.
Creme ed olii: da applicare sul corpo a scopo dermatologico o cosmetico per fruire dei suoi fattori emollienti, lenitivi e rinfrescanti e come protettivo per la pelle contro il freddo, il vento e il sole.
Se avete altre curiosità sulle piante officinali e le loro proprietà, contattateci. E continuate a seguire gli aggiornamenti del nostro canale!