La cessione pro soluto di crediti inesigibili
Non si può recuperare un credito? Anzichè incaponirci in inutili e costose attività di recupero giudiziale che si riveleranno infrututtuose, meglio concentrarci sull'ottenimento di vantaggi in termini civilistici o fiscali.
Nell'ultimo trimestre dell'anno si inizia a ragionare sulle chiusure del bilancio di esercizio, cercando di ottimizzare tutti gli aspetti contabili/fiscali.
In questo senso, la Cessione ProSoluto di Crediti inesigibili/deteriorati , oltre ad apportare vantaggi in termini civilistici e fiscali, potrebbe rivelarsi utile nell'applicazione di quanto previsto dall'art.55 del DL Cura Italia .
Infatti, con lo stumento della Cessione Pro Soluto di crediti inesigibili ,ai sensi dell'art.55 del DL Cura Italia, esiste la possibilità ottenere, un immediato credito di imposta fruibile a partire dalla data di cessione dei crediti .
(Ai sensi del decreto infatti si possono convertire in credito d’imposta le attività per imposte anticipate riferite alle perdite fiscali non ancora computate in diminuzione del reddito imponibile oppure riferite alle "eccedenze ACE".)
Per affrontare meglio l'argomento e capire le possibili modalità di intervento è necessario che l'imprenditore valuti:
- l'entità dei crediti da cedere: fondamentalmente bisogna valutarne la natura e capire per quali ho già le "pezze d'appoggio" (fallimento chiuso o verbale di pignoramento negativo per quelli maggiori di 2500€) e per quali invece, non avendo questi elementi ("elementi certi e precisi" come recita l'Agenzia delle Entrate), c'è necessità della loro eliminazione tramite lo strumento della cessione.
- i presupposti contabili dell'operazione per capire se finalizzarla a:
- immediato credito di imposta (ai sensi dell'art. 55 del DL Cura Italia il diritto al credito matura dalla data della cessione) : sarà importante quindi una verifica contabile sull'esistenza degli elementi convertibili in credito di imposta.
- scopi civilistici : magari per obblighi legati alla revisione del bilancio o a vincoli di carattere bancario
- scopi fiscali in ottica risparmio Ires (24%/27% del valore nominale dei crediti a seconda dell'aliquota di riferimento) : è forse l'aspetto più appetibile per l'imprenditore: l'eliminazione immediata di un quantitativo di crediti inesigibili avrà un impatto sull'importo dell'imposta IRES da corrispondere nell'esercizio successivo (ad esempio, cedendo 100.000€ di crediti inesigibili , in caso di aliquota IRES del 24%, si otterrà un risparmio fiscale sulle imposte pari a 24.000€)
Per analizzare la specifica situazione Aziendale è necessaria quindi una sinergia fra imprenditore, commercialista e consulente gestione crediti , cosi da analizzare tutti questi aspetti e prendere la decisione più opportuna per il bene dell'Azienda.
Solo in questo modo infatti si potrà valutare l'eventuale fattibilità dell'operazione, effettuando ragionamenti dati alla mano, e scegliere insieme le soluzioni più opportune.
Imprenditori e commercialisti potrete contattarmi per qualsiasi domanda.