CHE FORMA HANNO LE TUE COMPETENZE?
Hai mai sentito parlare di Competenze a "T" o Competenze a "Pettine"??
Negli anni 80 per la prima volta un'azienda, McKinsey, utilizzò internamente il termine "T-shaped man" facendo riferimento alle nuove figure da assumere. In particolare trovarono nella lettera T una descrizione perfetta delle competenze che cercavano nelle nuove reclute.
La sezione verticale della T indica una specifica competenza: verticale per l'appunto e molto approfondita, mentre la sezione orizzontale indica una conoscenza diffusa, sebbene superficiale, in altre aree correlate alla competenza verticale.
Da allora si è sempre di più fatto riferimento alla forma delle lettere, dei simboli e degli oggetti per descrivere le competenze e le qualità di ogni professionista o persona.
I, Pi, Pettine sono solo alcuni esempi, quelli che utilizzerò, ma davvero a cercare potrei trovarne decine, ma sarebbe solo un lavoro ridondante ed inutile per arrivare al punto.
1. COMPETENZE A I
La I presenta una sola linea, verticale. Come avrai capito si fa riferimento a quei professionisti con un'unica competenza molto approfondita su una sola disciplina. Questo modello è del tutto anacronistico per diverse ragioni.
Ma soprattutto: a fronte dell'unico pro che ritrovo in questo modello, ossia la possibilità di dedicare tutto il proprio tempo a qualcosa di specifico, arrivando presumibilmente al top della competenza, vedo due enormi contro. Il primo è quello di avere una visione limitata, di avere difficoltà a capirsi con altri professionisti e non poter quindi dar vita ad una strategia di ampio respiro.
Il secondo invece mi fa venire in mente un concetto molto caro agli investitori: per questi una delle parole d'ordine è diversificazione. Diversificando gli investimenti, cioè evitando di investire tutto su una singola posizione, si riduce il rischio di finire a gambe all'aria. Ecco, credo che con le competenze sia così.
Se sei competente in una sola cosa, se quella disciplina un giorno diventa inutile o superata, sei... come dire... fottuto!
2. COMPETENZE A T
Questo è lo skill-set più richiesto dalle aziende, nonché un requisito indispensabile per imprenditori e freelance. ossia una sola skill verticale e diverse skill orizzontali.
Questo assetto è così importante proprio perché consente di andare oltre i limiti imposti da una forma a I.
All'interno di un team oppure quando si dialoga con un altro professionista che opera in un ambito diverso dal nostro, consente innanzitutto di capirsi, di avere un vocabolario comune.
La cosa che reputo più importante è che grazie a un t-shaped skillset riusciamo a farci influenzare nella nostra competenza principale da tutte quelle che sono le competenze orizzontali.
Per sviluppare questa forma, basta studiare, rimanere curiosi e domandarsi il perché delle cose, lasciarsi contaminare dalle informazioni e dalle persone che le posseggono.
3. COMPETENZE A PI, E PETTINE
Queste le raggruppo in questo ultimo insieme perché, seppure con le dovute distinzioni, hanno qualcosa in comune.
Pensa a un Pi greco: una linea orizzontale e due linee verticali, competenze orizzontali unite a due competenze verticali molto approfondite.
Ancora più marcato nel caso della forma a pettine: in questo caso si cerca di ottenere una competenza quanto più approfondita possibile in tanti ambiti diversi.
Qui quasi non esisterà più un confine tra le competenze, chi riesce a sviluppare questo genere di forma riesce ad avere una visione complessa d'insieme, riesce a trovare e implementare soluzioni che la media delle persone sognano. La contaminazione è totale, i risultati (anche economici) che una singola persona può raggiungere sono incredibili.
Solo che non è facile: richiede tempo e capacità straordinarie e per questo non è sempre la scelta migliore per tutti. Un solopreneur deve riuscire ad ottenere queste competenze se vuole prosperare senza un team...E se invece facciamo parte di un TEAM??
La risposta, probabilmente, è da ricercare in un'altra domanda: a cosa aspiro, chi voglio essere nella mia vita professionale?
Io ho provato a rispondere a queste domande e dato di conseguenza un indirizzo alla mia formazione, in base alla direzione che passo dopo passo ho scelto.
Dapprima l'indispensabile: una serie di skill utili, non approfondite ma sufficienti per capirci qualcosa poi la prima competenza verticale poi altre competenze orizzontali e poi ancora giù in verticale poi ancora in orizzontale e in verticale.
Oggi cerco di scendere in profondità, in verticale, sulla gestione di team, progetti e persone.
Parallelamente cerco di acquisire nuove soft skill e arricchire quelle che ho già, come se volessi disegnare un pettine si, ma con i denti un po' asimmetrici.
Perché questo è quello che penso possa aiutarmi nel mio percorso di crescita professionale. Siamo noi che decidiamo quali competenze affinare e di conseguenza gettiamo le basi per disegnare la nostra carriera.