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Breve storia degli oli essenziali

2019-10-28 15:27:11

Le piante sono state utilizzate fin dagli albori della storia dell'uomo per allietarlo, curarlo, abbellirlo, e per ingraziarsi gli dei. La storia delle essenze ha avuto inizio con la scoperta del fuoco e che alcuni legni, erbe o fiori, se bruciati, emanavano soavissimi profumi.

"Per fumum" appunto, perchè è da qui che deriva la parola profumo.
Tutte le antiche civiltà, da quella egiziana, che usava la mirra per l'imbalsamazione, a quella indiana, con gli eroi del Mahabharata immersi in acque profumate al sandalo e aloe, bruciavano essenze e si spalmavano sul corpo oli profumati e pomate. Anche la Bibbia, nel Cantico dei Cantici, trasuda di mirra, aloe e cedro del Libano.
Gli eroi omerici grondavano costantemente unguenti, i Romani sgusciavano e luccicavano come anguille all'uscite delle Terme. Nel Medioevo i monaci coltivavano piante aromatiche nel cosiddetto "Giardino dei Semplici" e le seguaci di Diana, le streghe, non erano da meno.
Maometto aveva un debole per la violetta e la rosa, a cui si paragonava. E fu proprio un musulmano, il grande medico-scienziato Avicenna, a mettere a punto l'alambicco per la distillazione in corrente di vapore.
Durante il Rinascimento, Paracelso, il più grande medico di quei tempi, cercò di distillare l'anima delle piante. Nel 600, l'uso delle essenze era così radicato, che una principessa italiana diede perfino il nome ad un'essenza: il Neroli.
Nel 700 i profumieri erano venerati come dei e il libro di Suskind, Il Profumo, ne è un esempio. L'aromaterapia moderna nasce però all'inizio del 900 e uno dei suoi padri fondatori è Renè Maurice Gattefossè, che partito dalla profumeria arrivò sino alla dermatolofia e cosmesi. In tempi più recenti il medico Jean Valnet ha poi scritto "Aromatherapie" nel 1964, riportando numerosi casi di cure efficaci grazie alla virtù delle piante.

 leggendo "Senza trucco" di Nadia Tadioli

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