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Borragine, il fiore che allontana la tristezza e dà la gioia di vivere!

2019-04-01 17:55:01

Secondo Plinio "in decotto la Borragine allontana la tristezza e dà la gioia di vivere".

Quest'erba cresce allo stato selvatico in tutto il bacino Mediterraneo  ed è coltivata da secoli come pianta da giardino per il suo valore ornamentale, per i benefici sulla salute, e per i numerosi effetti  medicinali. Sin dai tempi antichi, era usata per allontanare la  malinconia e per abbassare la febbre, ma veniva anche utilizzata per  aromatizzare il vino: i romani con lo scopo di infondere allegria,  mentre i Celti per incoraggiare i guerrieri. 


La  Borragine è molto utile, sia nell'orto che nel giardino: attira le api  del miele, e stimola la crescita delle fragole quando viene piantata  vicino ad esse. Inoltre, se la semini accanto ai pomodori, terrai  lontani gli insetti nocivi, come ad esempio i bruchi. La Borragine  predilige i terreni calcarei ma ricchi di sostanze nutritive.

I  fiori di Borragine hanno una fragranza simile a quella del cetriolo e  quando vengono immersi in acqua, combinati con il limone, diventano una  bevanda gustosa e rinfrescante: i fiori poi sono buonissimi quando  vengono canditi e utilizzati per decorare dolci o semplicemente per  essere mangiati come fossero caramelle! E' molto facile trovarli in  insalata per esaltare e rallegrare la mente, ma si possono anche  friggere in pastella o cucinarli nel risotto. Esiste anche lo sciroppo  di borragine: fatto con i preziosi fiori blu, questa dolcezza rafforza  il cuore e calma i nervi. E per non farci mancare nulla... i fiori  vengono anche impiegati per la colorazione dell’aceto.

Tuttavia,  in cucina si utilizzano soprattutto le foglie giovani, che vengono  sempre cotte per eliminare la peluria che le ricopre: si possono mettere  nelle minestre, nelle frittate, o nei ripieni dei ravioli. Le foglie  invece, nel passato, venivano messe nel vino per rallegrare gli uomini e  per scacciare la tristezza e la malinconia nelle donne. Insomma, stiamo  parlando di una pianta davvero versatile!

Perchè si chiama Borragine?

Il  nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria  che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq  (padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le  proprietà sudorifere della pianta. Alcune autorità ritengono invece che  il nome latino Borago, da cui il nostro nome popolare è preso, sia una  corruzione di corago, da "cor" ovvero cuore, e "ago", ovvero  "portatore": portatore di coraggio, per la sensazione di cordialità che  offre questo fiore.

Secondo  Plinio, la Borragine era la famosa "Nepente" di Omero. Nella mitologia  greca, il nepente è un farmaco che lenisce i dolori: presente in un  unico passo dell'Odissea, Omero sostiene che quando veniva immersa nel  vino, portava l'assoluta dimenticanza.

John  Evelyn, alla fine del diciassettesimo secolo, scrive: "I fiori di  borragine sono noti per far rivivere l'ipocondriaco e rallegrare lo  studente accanito".

Parkinson lo raccomanda per "espellere la pensosità e la malinconia".

Bacon dice che "ha uno spirito eccellente per reprimere il vapore fuligginoso della melanconia oscura".

Culpepper  trova la pianta utile per la febbre, contro il veleno di serpenti, per  l'itterizia, per il mal di gola e per i reumatismi. "

Insomma un fiore, come tutti, magico, utile e da conoscere e riconoscere!

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