Percorso nel benessere

Vivere bene è la miglior vendetta

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Gestire il rimorso

2021-07-30 21:02:47

Come possiamo fare per gestire i rimorsi e i sensi di colpa?

Sentirsi in colpa può essere molto doloroso.

E’ un po’ come sentirsi perseguitati da una parte di sé un po’ tirannica, una parte che si sente in dovere di intervenire per la minima presunta infrazione a una norma, e ci si sente ossessionati anche quando non si è fatto nulla che possa essere normalmente considerato riprovevole., vedo molte persone che si sentono colpevoli per avere commesso errori o anche solo fatto pensieri sconvenienti o impulsi che, di sicuro, abbiamo avuto tutti almeno una volta nella vita.

Ad esempio, se qualcuno a cui vogliamo bene ci ferisce o ci inganna è comprensibile e umano nutrire fantasie vendicative nei suoi confronti. Eppure, per alcuni, è assolutamente inaccettabile.

E’ quindi essenziale capire quando il senso di colpa si basa su dati di realtà e quando è più o meno arbitrario e non-radicato nella realtà e rappresenta dunque un’inutile auto-punizione. Ovviamente, se abbiamo provocato del male a qualcuno o omesso di aiutare qualcuno in difficoltà quando sarebbe stato abbastanza facile farlo, è comprensibile provare del rimorso.

Colpa proficua 

Molti autori sottolineano l’importanza di distinguere tra un senso di colpa razionale, o “proficuo”, e un senso di colpa fatto principalmente di critiche rivolte al sé e, in quanto tale, punitivo e spesso ingiustificato.

Tale senso di colpa ingiustificato è fonte di inutili sofferenze psichiche e disgusto di sé (a volte, sufficientemente spietati e implacabili da spingere una persona al suicidio). E se dura abbastanza a lungo, questo tormento interno può portare a sviluppare vere e proprie patologie come abuso di sostanze, disturbi sessuali e una grande varietà di altri comportamenti di auto-sabotaggio.

Dunque, a meno che i sensi di colpa non ci siano in realtà necessari per prendere coscienza delle responsabilità che abbiamo relativamente a un misfatto, o per innescare il desiderio di un cambiamento positivo, tale comportamento in realtà non serve a nessuno, meno di tutti a noi.

Che cosa, allora, deve essere fatto per interrompere questo ingiustificato abuso di sé stessi? Come ci si può realmente liberare di un’emozione che rischia di tenerci costantemente in trappola?

Perché, dopo tutto, i sentimenti di colpa tendono quasi sempre a culminare in una dolorosa e controproducente ruminazione che, a sua volta, non fa che accentuare l’intensità dei sentimenti negativi e della disistima di sé.


by Dario Alessandro
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