Adoro scrivere, niente di autobiografico, ma spezzoni di un mio “libro” mai pubblicato, ma che racchiudo nel cassetto della memoria. Sono pensieri sparsi raccolti e scritti in momenti diversi. Sono una terribile e intramontabile romantica!
Preferisco la penna alla lingua.
Non mi piace molto parlare... Non perchè io non abbia nulla da dire, ... altrochè... Ma preferisco tacere...
Preferisco la penna alla lingua... L'inchiostro resta, le parole volan via col vento...
Quando si parla si farfuglia, delle volte si balbetta, altre si scelgono le parole meno adatte o peggio, sbagliate... L'inchiostro ti da il tempo di pensare, il tempo di scegliere con cura le lettere ed il modo in cui metterle in fila... ti permette di cancellare le parole errate, di alleggerire quelle che pesano e non si possono più ingoiare una volta sputate fuori...
La scrittura libera, spezza pian piano le catene che ti tengono costretto al suolo, parola dopo l'altra...
La scrittura è per chi vuole ascoltare il silenzio, per chi vuole sentirsi più leggero... per chi vuole parlare senza dover spiegare niente...
E' questo il problema di quando si ha qualcuno davanti e ci si racconta: bisogna sempre spiegarsi meglio, ripetere le cose, cambiare le parole e rispondere alle domande...
Io scrivo perchè non posso parlare di ciò che ho da dire...
Io scrivo perchè mi pesa il cuore, mi trema lo stomaco...
Io scrivo perchè non voglio spiegare nulla, non voglio ricevere domande alle quali non ho intenzione di rispondere...
Io scrivo per chi ama soffermarsi a leggere anime altrui...
Io scrivo perchè chi leggerà non chiederà nulla... si perderà in questo inchiostro nero e forse si rivedrà in qualche parola, o forse no... ma starà in silenzio, proprio come me... E avremo condiviso qualcosa: il silenzio...
Quando si parla e non ci si capisce, non si condivide nemmeno quello... non si condivide nulla...
Io amo il silenzio, avvicina i cuori... Dà vita agli abbracci e incoraggia timidi sguardi che quando si parla son rivolti altrove e non hanno il coraggio di incrociarsi, presi dalla frenesia di trovar le parole giuste.....
15 marzo 2018
Sentirsi vivi...Non è solo fare le cose bene, essere efficiente nel lavoro, brillante nella società, elegante negli eventi.
Sentirsi vivi è rinunciare agli atteggiamenti di facciata e lasciare che chi ci ama conosca di noi la sostanza e questa non è fatta solo di sorriso incondizionato, ma anche di momenti di debolezza, malinconia, paura, riflessione.
Le emozioni sono come i colori, infinite tonalità, tutte essenziali per non sentirsi incompleti.
Allora provaci.
Prova a vivere davvero.
Lasciati conoscere.
Non sei un computer che deve elaborare una manciata di bit per far si che l'interfaccia sia sempre comprensibile e coerente.
Sei una persona, e con tutti i limiti umani che ne derivano, comprenderai bene che la parola perfezione non può essere che pura utopia. Non mirare alla perfezione.
Punta alla serenità
Ha girato la clessidra - 17 marzo 2018
Quando una donna è stanca, ha girato la clessidra e ha deciso di riprendersi il suo tempo, dandosi del tempo,
quando una donna è stanca, la vedi svuotata, illusa, delusa.
Si è accorta che la sua strada è vuota, che in quella percorsa non c’è nessuno, non ci è mai stato nessuno.
Quando una donna è stanca di tutto, te ne accorgi subito, non la vedi più con quella armatura che indossava ogni giorno, quella del sorriso, della spensieratezza, della felicità illusa, non la vedi più riempire i vuoti degli altri, senza mai riempire i suoi, non la vedi più vivere a cento all’ora senza più accettare la quotidianità noiosa, non è più un trofeo, da alzare e conquistare.
Quando una donna è stanca ha deciso di cominciare a camminare, di guardare la realtà e indossarsela sulla pelle, e se gli racconti una favola, diventa più stanca.
I suoi giorni sono diventati tutti uguali, maledettamente uguali, noiosi, non cerca neanche più un motivo bugiardo per svegliarsi la mattina, anche piccolo, rassegnate le vedi lì, ogni giorno più forti senza più donarsi al prossimo di turno, senza più la voglia disperata di trovare un emozione.
Abbiamo ucciso le donne e le favole che stavano dentro di loro, le abbiamo viste sorridere e il sorriso glielo abbiamo tolto, le abbiamo viste donarsi e le abbiamo tradite, e adesso che sono senza più quella armatura che le rendeva forti, felici e spensierate, le lasciamo lì, con il nostro egoismo, accusandole che non sanno più sognare, che non sanno più amare, quando già lo facevano prima.
Quando una donna diventa stanca, ha deciso di girare la clessidra, di riempire il suo tempo, e il mondo lo lasciano agli altri, senza più credere che ci possa essere altro.
Hanno deciso di essere donne, mettendo da parte i sogni, il futuro e le speranze, hanno deciso di difendere la loro dignità, di non farsi calpestare, di essere se stesse, hanno deciso di chiamarsi per nome, di riprendersi, di amare ancora.
Silenziose, straziate dalla vita sono diventate come le foglie d’autunno, si sono staccate dal loro albero e hanno deciso di non amare più nessuno, si fanno trascinare dal vento, senza più la voglia di costruirsi un destino, perchè hanno capito che il destino non possono truccarlo.
Perché si può essere donne senza essere mogli, si può essere donne rimanendo mamme, si può essere donne senza essere prede.
Si può essere semplicemente donne, stanche, senza più nessuno da amare.
Ma donne…
18 marzo 2017
Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi...
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Probabilmente l’incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature e le battute. O forse accade perché doveva accadere. Perché le anime son destinate a trovarsi, prima o poi.
Non ci si innamora mai di chi è perfetto per noi, ma di chi, in un determinato momento della vita, ci dà le emozioni di cui abbiamo bisogno.
Su ogni ramo dell'albero dell'amore cresce un sentimento, fiorisce una qualità: stima, rispetto, tolleranza, condivisione, umiltà, perdono, gratitudine. Nessun rapporto cresce se mancano questi elementi.
20 marzo 2017
Una donna può concedersi quanto vuole, portarsi un uomo nel letto e farlo impazzire. Può dargli mille notti di passione, ore di perversione e orgasmi a non finire, pensando che possederlo basti ad averlo solo per sè.
Può credere di tenerlo in pugno solo tenendolo tra le gambe, ma non è così...
Un uomo appartiene ad una donna, quando pur essendo lontano da lei, ella riesce a passare nei suoi pensieri con una semplicità inaudita.
Una donna possiede un uomo quando è nella sua mente che vive, anche poco, anche a momenti, ma se è li che nasce il pensiero vuol dire che quella donna di quell'uomo ha posseduto molto più di tutte quelle che in un letto lo hanno sentito gemere di piacere.
Una donna, una vera donna non si accontenta di un corpo, di un momento o di fisicità... Una vera donna preferisce andarsene e sapere che chiunque potrà sfiorare la pelle di quell'uomo, ma nessun'altra saprà accendergli la mente, arrivare così tanto in profondità da sfiorargli il cuore come ha fatto lei.
L'amore non è possessione od ossessione... Un vero sentimento è dato da ciò che resta immutato nel tempo... Pur non sfiorandosi mai.
10 Aprile 2017
L’amore disse :" ti amo perché sei tu, se tu cambierai, perché non sei la foto che ho in testa, perché giorno dopo giorno diventerai qualche cosa di differente, e poiché ti amo sono pronto a scoprirti nuovamente ogni giorno, l’immagine che ti ha fatto innamorare e solo nella tua mente, poiché non c è persona che sia uguale a se stessa nel tempo.
Amare significa osservare nella realtà, comprendere chi sei ogni giorno e non attaccarsi a un immagine di perfezione falsa e inesistente.
Non temo di perderti perché non mi appartieni,perché se anche dimostrassi 1000 volte di amarmi, domani potresti comunque andare via.
Ma non temo di perderti poiché amando non voglio che tu stia qui per soddisfarmi, non voglio essere la cosa più importante della tua vita, perché se lo fossi tu combatteresti contro di me ogni giorno per avere tutti ciò che desideri, e che in buona parte non potrò mai darti.
Lo so che non finira’. Potranno cambiare le relazioni tra di noi, il nome che diamo al nostro rapporto, ma l’amore non ha mai fine perché non chiede, da. "