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Design Thinking, i miei consigli, la mia esperienza

2019-09-17 16:36:51

Design Thinking è soddisfare l'esigenza di un cliente offrendo >>IL PRODOTTO<< che a lui serve o che lui desidera.

Nella mia esperienza di sviluppatore software ed in particolare di sviluppatore Web ho imparato che creare interfacce utente è come creare dei prodotti. L'obiettivo da raggiungere è sempre la piena soddisfazione del cliente, sia esso un utilizzatore di scarpe o di un sito web, o addirittura un collega programmatore che sfrutta un tuo componente. Il raggiungimento di questo obiettivo non è mai un processo lineare. Tutt'altro.

Oltre a basarci sulla propria esperienza basta girare un po' su internet per trovare tante infografiche che sintetizzino appunto il processo di "Desigin Thinking". Oggi vorrei avere il piacere di condividerne una schematizzazione che si avvale di tanti consigli, esempi, lezioni e processi formativi in primis e di  mie osservazioni e riflessione maturate "sul campo" in secundis.

Il Design Thinking è un processo ciclico che termina col raggiungimento del "prodotto finale".

Io lo scompongo in 3 macro fasi:

  • la fase della comprensione
  • la fase di esplorazione
  • la fase di realizzazione


Comprensione

Questa è una fase di studio, in relazione al prodotto finale che stiamo realizzando, sia esso un paio di scarpe o un sito internet o un semplice componente specifico.

La ricerca e lo studio dovrebbero concentrarsi fortemente sui fruitori finali del prodotto, nell'evidenziare il reale bisogno (o il reale problema) dell'utente finale.

Una volta "scovato" il bisogno possiamo spostare l'attenzione su come soddisfarlo (o nel caso di un problema, risolverlo), cercando di definire un perimetro di azione.

Gli obiettivi di questa fase sono: evidenziare e circorscrivere.


Esplorazione

Entriamo nella fase creativa del processo. Abbiamo il bisogno o problema e lo abbiamo sufficientemente perimetrato. Azioniamo la fantasia, liberiamola. Meno vincoli abbiamo in questa fase, meglio è. Scateniamo una lista di soluzioni. Qualsiasi esse siano.

Ovviamente non saranno né tutte buone né tutte plausibili. Scegliamone alcune. Ma non cestiniamo le altre, potrebbero risultare utili al prossimo "ciclo".

Per ognuna delle scelte elaboriamo un embrione, un accenno di prodotto/soluzione. Quello che viene chiamato prototipo.

Gli obiettivi di questa fase sono: idee e prototipi.


Realizzazione

E' l'ora della verità. I nostri utenti di prova (beta-testers) potranno avere tra le mani i nostri prototipi.

Avranno l'onore: vedere le anteprime, e l'onere: esprimere giudizi sul fatto che le evidenze della prima fase siano state soddisfatte. Il risultato di queste prove decide se il prodotto è pronto.

Se non lo è, azioniamo il ciclo. Utilizziamo i giudizi risultanti dalla fase di prova e "diamoli in pasto" alla prima fase. Rendiamoli cioè materiale aggiuntivo di ricerca per evidenziare e circoscrivere ulteriormente il prodotto, raffinarlo.

Se invece è pronto: produciamo!

Gli obiettivi di questa fase sono: provare e produrre.


Schematizzazione

Ciclo di Design Thinking

Comprensione (evidenziare e circoscrivere) >>> Esplorazione (idee e prototipi) >>> Realizzazione (provare)

Finalizzazione

Realizzazione (produrre)

Riepilogando

La prima idea non è (quasi) mai quella definitiva. Serve un processo di affinamento. Ecco che quindi la formalizzazione di un Processo di Design Thinking ci viene in aiuto. Anche perché quanti più soggetti sono coinvolti nelle fasi del processo, più è probabile dover reiterare il "ciclo", prima di arrivare a finalizzarlo (produrre).


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