Si può forse dire anche che “avere fiducia” è una condizione sufficiente perché i nostri propri passi giungano a compimento?
Si potrebbe in aggiunta dire che il “pellegrinaggio” (cioè per ager, dai campi alla città, dal fuori al dentro) è una azione totalmente inutile e priva di risultati concreti? E che, proprio per questo, diventa per noi assolutamente indispensabile?
Io ho provato a farlo nelle pagine, che raccolgono stralci di diario del viaggio compiuto a piedi nell’inverno del 2007 lungo la Via Francigena, da Fidenza a Roma, e le riflessioni che ne sono derivate.
Una esperienza per me fortissima, fondante, nella quale ho voluto “farmi cammino”, per sciogliere dubbi, per edificare volontà nel corpo.
Tutte le facoltà si allineano in chi cammina, e il mondo intorno si conforma ad esse: noi domandiamo e il mondo risponde, il mondo domanda e noi rispondiamo.
Seguite con me, se vi fa piacere, il percorso che segue quei passi preziosi e che risuonano ancora nel cuore in queste parole, dopo molti anni.
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Nella foto il sottoscritto, con il Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, in partenza da Fidenza nel gennaio 2007