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Parole alla Poesia.

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Parole alla Poesia.

Recensione n. 2 del libro

2019-12-11 22:35:29

Ecco, pescata dagli anni, un'altra davvero bella recensione. Grazie ancora una volta a Maurizia Veladiano, che quando usci il libro mi fece questa bella sorpresa.

Recensione numero 2 perché la prima era stata pubblicata qui




LIBRI/1. Un insolito debutto nella poesia


Il senso incompiuto e le storie senza nome di Marco Boscarato

di Maurizia Veladiano

(tratto da "Il Giornale di Vicenza")



Si comincia in silenzio, con gli occhi sfiorati da nuvole leggere: riverberi di un mattino fresco di rugiada, semi di luce, ricami di emozioni fragili e segrete. Parole di senso incompiuto (edizioni Panda) opera prima di Marco Boscarato, rampollo di una "nobile" famiglia di ristoratori veneziani, è un viaggio tra schegge di "storie senza nome" inseguite con lo stesso stupore di chi, agli albori della civiltà, soffiando argilla rossa sulle mani e poi appoggiandole alla roccia, lasciava per la prima volta il segno di un passaggio, l'impronta di un gioco creativo e bellissimo. Una trama delicata, quella ricamata da Boscarato, un viaggio nel cuore profondo di un sentire che guarda al mondo con incantata tenerezza: "filari di vigne/campi/ e la terra, la terra/ nella valle-imbuto/ tra ombre di legno e foglie…gioia". Piccola gioia sorgiva, "come un timido fiore di prato/ un sottile giocattolo-brivido/ che cotone attorciglia la schiena".
Parole che ondeggiano, accarezzano, scivolano, bisbigliano: uno stormire iridescente e magico, nei cui interstizi si fa strada la voce struggente del padre colta in un brivido, in un'intuizione liricamente danzante ("Papà/ sei un rumore di fondo tenerissimo/ che risuona."). E intanto "fioccano le parole/ spingono e stringono/ grattano la realtà, balenano/ di luce vera ma a brandelli/ Stridono e fischiano come al vento e rapiscono". Ma non tradiscono. L'assenza si riveste di "trame d'affetti", di profumi golosi, d'emozioni dense e fugaci. Tra sbadigli di sole e di canna da zucchero, la felicità incrocia scaglie d'azzurro, sagome dorate e sottili ("Mi sfiora in questo giorno una dolcezza/ Di impronta luminosa e persistente/ Segni di donna nella mia esistenza/ Di inusitata insana tenerezza/ Inonda il mondo e insiste nell'ebbrezza").
Parole di senso incompiuto ha la forma di un diario poetico dentro cui il tempo pulsa nelle molte immagini di una natura stillante e dolcissima. Ombre, penombre, variegate trasparenze evocano ricordi che affondano le loro radici in una vertigine dalle scansioni imprevedibilmente filosofiche. Tentazioni rapide, presto dissolte in una giostra d'affetti in cui il sentimento è splendido sovrano di un regno magmatico e inquieto, al centro del quale il desiderio pianta il suo fluttuante vessillo. Ci sono altri richiami in questa raccolta, altri camminamenti sotterranei e setosi. La chiave è lì, in quel "fiero percorso", che nella caducità coglie schegge d'infinito, ma anche il ritmo di filastrocche scintillanti e bambine dentro cui la vita scorre maliziosa e irridente.