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Parole alla Poesia.

Omphalos

2019-02-03 09:09:45

Ovvero, ombelico. Si parte da qui. nella nascita dell'uomo è così: dall'ombelico siamo collegati al tutto che è nostra madre. Nell'Antica Grecia Omphalos era una pietra posta all'interno del Tempio di Apollo delfico, simbolo del centro del mondo. E il centro del mondo dell'uomo è l'azione, l'azione che si fa parola, verbo. Il Logos. "In principio era il Logos" è l'incipit del Vangelo di Giovanni, il discepolo prediletto, scritto a Patmos. Si parte da qui, da Omphalos, dall'inizio, dalla parola. Poi ciascuno ha una sua strada da percorrere, quella giusta per lui. Questa che segue è la poesia introduttiva della raccolta "Parole di senso incompiuto". Dopo la trascrizione della poesia, si dirà qualcosa in più. Grazie a tutti voi che seguite e sostenete questo canale! (nella foto: opera grafica di Antonio Piccinardi)

Omphalos

Omphalos

Bianca la roccia
nuda roccia
indifferente mondo non differenziato
assente
attesa per l’azione in
ripetizione ripetizione costante
e non consistente
in niente, se non
irrelazionato inesplorato puro oggetto.

Ma ecco che all’improvviso, ecco, bruciante e secco, ecco


LO SPUTO!

Energia rossa di argilla, di
limpido e di maestà vigoroso
colorato mondo
sulla mano, della mano.

Ormai sigillo, presenza sulla roccia.

L’uomo esiste, ed ha significato
in un dipinto, inchiodato,
vita di senape
nel mondo inanimato.

Non più nuda bianca nuda roccia
ma simbolo, pensiero, impero.
Nuovo respiro, di terra e di saliva.
Non più Eden, non più giardino
ma impulso vivo
di un atto creativo
frammisto di sangue divino
temprato impasto salato.

Ora, che sono mille e mille anni
sputo su questa carta una presenza
che raccolga, in poche parole di senso incompiuto
i miei infiniti resti sparsi.
 

Parole di senso incompiuto

E' una raccolta di poesie pubblicata nel 2005, dopo la morte di mio padre (nel marzo 2004). Dopo quell'evento ho capito che potevo pubblicare qualcosa, perché c'era qualcuno a cui poter dedicare anche quel sentimento misto tra timidezza e orgoglio che si mette in gioco quando si decide di dare alle stampe qualcosa di scritto da noi stessi, nella pretesa che qualcuno possa essere interessato a leggerlo.

Dopo quel momento è stato possibile per me farlo. Con le benevole recensioni di Giancarlo Marinelli e Gian Antonio Cibotto. E' stato possibile staccare da sé quelle poesie, di qualità varia, a volte anche molto ingenue (a rileggerle oggi), molto personali, organizzate in una forma in qualche modo diaristica, e farle andare da sé. Ora, molti anni di distanza e qualche capello grigio sul capo mi consentono di poterle esporre con più coraggio, non ho più gran che da dimostrare, quel che sono sono.

All'epoca, sentivo la necessità di dire, all'inizio, PERCHE' mi è venuto il buzzo di scrivere poesia, invece di fare altro. Anche qui, mezza per giustificare quanto era stato scritto per chi leggeva, mezza invece domandandosi onestamente i motivi per cui mi trovavo davanti a tutti quei fogli scritti da me. Ho preso a prestito una pratica aborigena di cui avevo letto: i nostri antenati, nelle grotte, lasciavano un segno sputando sulle mani dell'argilla rossa, o un impasto colorato, se ben ricordo, con semi di senape. Solo per la necessità di esprimersi, di lasciare un segno. Di dire: ci sono, eccomi.

Ecco, per me è stato così. E la musicalità di ogni poesia scritta era lì a manifestarsi : ecco un suono che passa attraverso di te, è qui ed ha un suo diritto, è una armonia rispetto alla quale tu hai il dovere di prestare ascolto, e di riferire. Per cui, come lo sputo sulla mano dell'aborigeno, getta su carta e liberati da questa necessità. Spara poesia.

Ecco, questo ho fatto. Poi la vita mi ha portato altrove, verso altre strade, ma l'occasione di questa pagina tematica, che si apre a passioni e competenze, mi sta riportando su queste memorie.

Ed è davvero un grande piacere, un meraviglioso dono. Anzi, mi fa cogliere il sentimento di come NOI, si sia un Dono alla vita, e come nulla di quello che onestamente in cuore ci nasce debba esserci alieno, o debba essere nascosto.

Grazie di cuore a voi tutti che leggete!