Parole alla Poesia.
Omaggio a Zanzotto
Una poesia scritta in omaggio ad Andrea Zanzotto, che mi ha onorato di una sua nota di apprezzamento tanti anni fa, sul libro “Parole di senso incompiuto“.
per Zanzotto Suono di un non-mio furore-fuoco appeso-appiglio alla di sua natura infonde ieratico dolore in morte della tua presenza Maestra. Dolce di parole, tu, ninìn Zanzotto, non io conobbi te in significate spoglie ma significanti io per te ritrovo in me continua–mente in mente, dove mente la vita nuda in verità sincera inutil-mente raccontata, vita di fata. Vita-paesaggio, sul colle Montello o in topinambur-limone vivi sul morto terreno che creativo disfa in nuovo stelo io ti ritrovo, vero. E in verità sincera ancora trovo suono vivificante di parole, suono nel senso del non-senso in vivo fuoco, pungenti nei fianchi, sangue in gocce, per una continua interminata scoperta. Grazie. Questa poesia è un entusiastico omaggio al poeta Andrea Zanzotto, scomparso ormai qualche anno fa, che mi aveva risposto con una nota molto generosa e incoraggiante a commento del mio libro "Parole di senso incompiuto", che gli avevo spedito. L' insistito accoppiamento di parole è voluto. Rileggendolo ora, dopo molti anni, lo trovo eccessivo, ma preferisco lasciarlo così. Ne leggo l'entusiasmo che mi aveva preso nel leggere quel commento e la volontà di estrarre dalle parole, come da un tubetto di dentifricio già spremuto, quel "di più" che è di fatto inesprimibile, ma a cui possiamo girare intorno con stratagemmi come questo: parole costruite, parole inventate ex-novo, che hanno un po' dell'una e un po' dell'altra parola usata per comporla, che ci aprono a combinazioni e a significati possibili davvero infiniti. Volete ricevere una notifica quando pubblico un nuovo articolo? Iscrivetevi al canale di Telegram dedicato!per Zanzotto