Un prezioso librino che narra di un uomo di Palestina, di duemila anni fa circa, che cammina, cammina, si muove incessantemente; e diffonde bellezza.
Fuori da qualsiasi intento religioso, in senso ortodosso, ma dentro fino al midollo in quello che può dirsi "essere umano". L'essere incompleto, l'essere che deve continuamente "farsi", costruirsi.
Un animale ha l'istinto per definire il suo rapporto con il mondo, l'uomo ha "solo" la sua coscienza, da colmare di contenuti. E per farlo cammina, cammina, attraversa esperienze, incontra, si confronta.
E cresce, impara.
Dobbiamo imporci una fiducia nell'essere umano, che cresce e diventa migliore, nonostante molte apparenze che spingono a una idea contraria.
Grazie alla fiducia profonda in quel che siamo, in quel che camminiamo, potremo costruire un futuro più adatto alla nostra intima natura, che è intrisa di bellezza.
Si cammina, nella bellezza.
Ho scritto di questo e di altro nel libro "Giustamente errare", che dal 24 giugno sarà in vendita sul sito dell'editore bookabook.
Seguimi in questo percorso, camminiamo insieme per un tratto, facciamoci compagnia.