Paolo Paciaroni

Chi sono i complottisi?

2018-11-18 23:03:08

Ci sono persone che "amano" credere che molte scoperte e/o conquiste fatte dall'uomo non sono vere. Sono degli ingenui o cos'altro?

Con questo termine (ed anche con il termine “cospirazionista”) si identificano tutti coloro che mettono in dubbio una verità già stata verificata diverse volte (ad esempio l'allunaggio da parte dell'uomo – approfondimenti https://curiosity100.blogspot.com/2018/04/luomo-e-andato-sulla-luna.html).
La cosa, strana, è che spesso si tratta di persone “insospettabili”. Già, perché una delle caratteristiche che accomuna gli scettici verso le novità scientifiche è che sono spesso persone istruite e interessate alla Scienza. La questione quindi non è, come si potrebbe pensare, la mancanza di conoscenza delle informazioni, o un'incapacità di comprendere, bensì la capacità di elaborarle in modo equilibrato. È quello che Matthew Hornsey, docente della University of Queensland, descrive come "regime giuridico", nel senso che le persone in questione prestano attenzione solo a pezzi di informazioni "al fine di giungere alle conclusioni che vogliono che siano vere".
Se ne è discusso nel fine settimana al convegno SPSP (Society for Personality and Social Psychology ) di San Antonio a cui hanno partecipato più di 3000 scienziati. Troy Campbell dell'Università dell'Oregon ha spiegato che si è "scoperto che le persone tendono a prendere le distanze da alcuni fatti per proteggere le loro credenze di ogni tipo, comprese quelle religiose, le convinzioni politiche, e anche semplici convinzioni personali". Concorda Dan Kahan della Yale University, secondo cui si tende a costruire fatti congruenti con la propria identità piuttosto che aprirsi a verità differenti.
Ecco che quindi parlare semplicemente di "prove" o di "dati" non cambia la posizione di uno scettico su un particolare argomento, che si tratti di cambiamenti climatici, di organismi geneticamente modificati, o di vaccini. Queste persone infatti usano la Scienza e i fatti per sostenere la propria opinione, rifiutando o mettendo in dubbio quello che non rispetta le loro convinzioni. Non è un caso - fa notare Kahan - che "dove c'è un conflitto di rischi sociali - dai cambiamenti climatici alla sicurezza nucleare, alle leggi sul controllo delle armi - entrambe le parti invochino il mantello della Scienza", dando più rilevanza ai fatti che sostengono la loro opinione. E se "i fatti sono contro la loro opinione, non li negano necessariamente, semplicemente dicono che sono meno rilevanti."
Piuttosto che fare una battaglia a suon di "botta e risposta" Hornsey consiglia di affrontare lo scettico andando a sondare i motivi che stanno dietro al suo atteggiamento e rassicurandolo. Al contrario, ribattendo a uno scettico con fatti che smontino le sue convinzioni e ignorino i suoi sentimenti, si otterrà un ulteriore irrigidimento delle sue posizioni.
È da precisare tuttavia che i risultati di questa ricerca sono ancora preliminari e richiedono ulteriori approfondimenti.
Comunque lo scopo di questo post era solo chiarire chi sono i complottisti e non a caso ha l'etichetta (o categoria) “Antropologia”.

6