Paolo Mussi

Top Founder Executive

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Vamos a la Praja

2019-08-09 16:56:39

Metà luglio, Baia Verde, Gallipoli, Salento, Puglia, Italia. Sul lungomare alle 18 circa, un gruppo, ma che dico gruppo, un branco di adolescenti in abbigliamento da spiaggia procede in direzione Praja (discoteca a cielo aperto direttamente sul mare) bottiglie e lattine al seguito. O meglio, ...

lattine e bottiglie lanciate come un bombardamento aereo su strada, cespugli e spiaggia, quindi non più al seguito, con una naturalezza e una disinvoltura mai viste prima (da me uomo di sessant'anni), a liberarsi le mani e la coscienza da un così ingombrante fardello! A casa loro, mi domando, farebbero la stessa cosa? Chi della famiglia darebbe loro il permesso di gettare rifiuti per terra e creare un enorme immondezzaio domestico? Mentre mi interrogo su cattiva educazione, euforia da libertà vacanziera e compagnia cantante, arriva un mezzo della nettezza urbana locale incaricato della raccolta (differenziata) di bottiglie di vetro. Scende un ragazzotto in abito da lavoro, guantomunito, che afferra in un sol colpo due sacchi di plastica per rifiuti pieni di bottiglie per lo smaltimento. Uno dei due, però, è più leggero, molto più leggero e non "suona" da vetro. L'operatore appoggia il sacco pesante e scaglia l'altro a bordo strada; peccato che il sacco, oltre che più leggero, fosse anche aperto ... Risultato: sacco del vetro a bordo furgone, sacco della plastica vuoto per versamento stradale di bottigliette e plastiche varie! Fantastico!!! Questo quadretto salentino mi fa ancora adesso riflettere sul livello di degrado del nostro "bel paese" più in generale, candidatoda sempre a parco divertimenti, giardino turistico del pianeta, centro mondiale di cultura e svago per l'umanità intera. I drammi, ovviamente, sono ben altri ma possibile, mi chiedo, trovare un po' di senso di educazione civica tra le fervide menti dei nostri amministratori? Possibile far germogliare un briciolo di educazione nei comportamenti dei nostri uomini del domani senza che debba scaturire da imposizioni, multe e divieti? Certo, prendersela con i politici è un po' un vezzo che abbiamo di semplificare il ragionamento e la portata del problema. I politici sono quelli che mandiamo noi a rappresentarci, il nostro riflesso sociale quindi, di cosa stiamo parlando e perchè meravigliarci tanto di un'Italia che va male .... Per non parlare del traffico, automobilisti, ciclisti, pedoni che si muovono senza regole e che ti mandano a quel paese (se va bene) sesuoni il clacson o fai loro notare che sono d'intralcio, che non segnalano l'intenzione di svoltare, attraversare, arrestarsi in doppia fila con una disinvoltura disarmante, e la lista delle maleducazioni potrebbe continuare all'infinito. Ma come ci stiamo riducendo? Quanto margine abbiamo di peggiorare la nostra condizione civile e sociale? Non dico di tornare ad Aldo Moro che andava in spiaggia con giacca e cravatta ma un minimo di decenza (e non parlo di Salvini) si impone. Ragazzi, vogliamo darci tutti una regolata, a cominciare dai rapporti umani, e riprendere possesso di modi di relazione meno tossici e più concilianti? O sono solo riflessioni di un vecchio nostalgico di un passato ancora troppo presente nella mia personale aspettativa?