Paola C

I Commedianti - Renato Zero(Compagnia teatrale Anna Di Stasio/Regina Pacis)

2019-09-15 23:56:34

Renato Zero, pseudonimo di Renato Fiacchini (Roma, 30 settembre 1950), è un cantautore, showman, ballerino e produttore discografico italiano.

Compagnia teatrale Anna Di Stasio/Regina Pacis

La compagnia teatrale si costituisce a fine 2003 e debutta nell’estate 2004. Ne fanno parte soprattutto napoletani che vivono a Modena da qualche anno, svolgendo i mestieri più diversi, dall’infermiere al dirigente, dall’impiegato all’operaio, e che, tra mille impegni, trovano il tempo per incontrarsi e provare. Lo fanno nelle loro case, o in parrocchia, perché non possono contare su aiuti esterni e soprattutto devono tener fede a un patto: tutto ciò che riusciranno a ricavare dalla loro attività teatrale sarà devoluto in beneficenza, per una buona causa.

Renato Zero

L’INTESA CON I SUOI FANS

I fan del cantante sono detti “sorcini”, definizione che è andata a sostituire l’iniziale “zerofolli”. Il termine nacque a Viareggio nei primi anni ottanta, quando osservando i suoi ammiratori che lo attorniavano coi motorini, esclamò: “Sembrano tanti sorci”. Da quel momento per analogia è diventato “il re dei sorcini”.
Nel 1981 l’artista dedicò ai suoi fan il brano I figli della topa e l’anno successivo organizzò le “Sorciadi” presso lo Stadio Eucalipti di Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori.

I Commedianti

TESTO DELLA CANZONE

È l'allegria che aiuta i principianti
non certo la retorica
la presunzione in certi primi attori
è tipica.
Nel cartellone dei replicanti
il nome tuo ancora non c'è...
Se metti in scena i tuoi sentimenti...vali!
Testi noiosi dialoghi penosi
imbarazzante recita
mentre la strada chiama alla ribalta
l'anima...
È la paura che ci tradisce
quando il coraggio non si esibisce, in pubblico.
Così finiscono quei talenti
fra gli sbadigli e gli abbonamenti...
Apri il cuore e vai
interpreta chi sei...
Sentirai tutti gli occhi addosso a te
sensazione più magica non c'è
questo è il teatro
ricerca di un'identità
strano equilibrio
fra dubbio e razionalità
un espediente una medicina
un'illusione credibile
convincersi per poi convincere...
Un'audizione, chiedi un'audizione
con grande slancio ed ironia
sarà fatale qualche delusione, vita mia...
E ci sarà chi saprà capirti
certo che c'è un'applauso per te
ma non restartene li
eterno assente.
Ancora troppe timide comparse
dal gruppo non emergono
se i figli d'arte, i furbi, i mestieranti, ostentano...
Senza quei trucchi, senza costumi
la verità riempie i botteghini, credimi...
E l'ambizione fa la sua parte
di questo vivere fanne un'arte.
Lezione utile
recita per te...
Sentirai tutti gli occhi addosso a te
sensazione più magica non c'è
questo è il teatro
un gran mercato di bugie
dove la gente
confronta le sue fantasie...
Non deve entrarci quell'arroganza
nessuno spazio all'ipocrisia
irriducibili guitti via!
I commedianti
strani fenomeni si sa
i commedianti
beato chi li capirà
sfidano il giorno senza copione
la notte poi si trasformano
i commedianti, che fascino!

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