Volpe o Riccio?

Volpe o Riccio?

Da un frammento del poeta greco Archiloco: La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande.
Il riccio vede il mondo attraverso la lente di una sola unica idea che governa il suo agire. Autori come Platone, Lucrezio, Dante, Pascal, Hegel, Dostoyevsky, Nitche, Hibsen Proust e Braudel appartengono a questa categoria.
La volpe, invece, riesce ad attingere a differenti esperienze che rendono il suo mondo non riduttibile ad una sola idea.
Tra gli autori ascrivibili a questo gruppo: Erodoto, Aristotele, Erasmus, Shakespeare, de Montaigne, Molière, Goethe, Pushkin, Balzac, Joyce, Anderson.
Nel suo saggio del 1953, The Hedgehog and the Fox , Isaiah Berlin definisce Tolstoj una volpe le cui convinzioni sono quelle del riccio, il tutto riscontrabile nella sua opera Guerra e pace.
La compresenza delle due personalità avrebbe creato sofferenze nel grande autore russo.
Perché?
Se la volpe è furba, sfida la sorte, è opportunista, allarga le sue esperienze personali, è abile ad integrare prospettive ed idee diverse, riesce ad ottenere risultati imprevedibili, cosa le manca?
Il riccio non ha dubbi, persegue la sua meta, non commette errori, cosa gli manca?
In realtà volpe e riccio hanno una modalità di indagare il mondo che li circonda di tipo diametralmente opposto.
La volpe esplora il mondo in modo orizzontale, acquisendo abilità (skills) trasversali.
Il riccio indaga in modo verticale e le abilità che acquisisce, sono verticali.
Perché, invece di entrare in un conflitto che mette a dura prova la parte più profonda di ognuno, non sperimentare il punto d’incontro?
Come fare?
Nella fase esplorativa ti conviene essere volpe: scegli tra cosa ti è più conveniente e congeniale.
Nella fase di valorizzazione, meglio essere riccio: una volta che hai identificato quello che ti interessa, mantieni il focus e continua fino a quando non hai raggiunto quello che desideri.
Quali sono le abilità che può acquisire una volpe nel suo perlustrare?
Possedendo dei talenti innati, questi vanno riconosciuti e messi a frutto.
Avere un atteggiamento sfidante, significa essere pronto a raccogliere nuove sfide, a perlustrare contesti differenti.
Essere opportunista, nell’accezione positiva, significa saper riconoscere cosa è più conveniente per te, cosa scegliere per poter ottenere i risultati voluti, significa anche mettere a punto una strategia e strumenti (tattica) specifici per arrivare a destinazione.
Essere capace di ottenere risultati imprevedibili, significa comprendere esattamente come sfruttare il tempo e le convinzioni.
Tutto questo porta ad avere un bagaglio di esperienze che la furbizia riesce a mettere a frutto.
Perché serve anche essere un pò riccio?
Mantenere il focus per una volpe è quasi impossibile, perché rischia di perdersi nelle sue perlustrazioni; invece, il riccio non ammette errore, arriva dove ha deciso e indagando in modo verticale riesce a scegliere come incrementare il risultato elaborando un processo di miglioramento continuo.