L'intelligenza del cuore

Conoscere ha il significato di sapere, avere cognizione di come una cosa o una persona sia ed anche quello di avere padronanza e familiarità con qualcosa.
In realtà, come fai a conoscere, a sapere?
Quali parti di te utilizzi per capire com'è fatta una cosa, una persona?
Come fai a comprendere che quello che hai conosciuto corrisponda esattamente a quello che pensi di vedere?
I cinque sensi sono dei trasduttori, trasformano in impulsi elettrici quello che registrano ed inviano l'informazione al cervello, dove il tutto viene elaborato e trasformato in un giudizio.
Quali criteri utilizza, poi, il tuo cervello per capire se quel giudizio è corretto? In base a cosa?
Sei sicuro che i tuoi trasduttori funzionino perfettamente, che registrino esattamente quello che ricevono dal mondo esterno e lo trasmettano esattamente nello stesso modo?
Nel tempo accade che vedi meno o che addirittura i tuoi occhi siano miopi, ipermetropi, con presbiopia, cataratta, ipovisione, etc.: ma registrano esattamente?
E le orecchie? Sentono sempre bene? Oppure un pò dell'udito viene meno?
Vogliamo parlare dell'olfatto? Registri sempre tutto esattamente? Riesci a distinguere i vari odori?
Il gusto? C'è chi ha un "palato fine" che apprezza le varie sfumature del sapore e chi non riesce a capire se sta assaggiando un Parmigiano da 12 o 24 mesi.
Infine il tatto: riesci a distinguere con quale oggetto sei sfiorato?
Ammesso che i tuoi 5 sensi registrino correttamente tutto: durante il percorso che porta l'informazione alla corteccia cerebrale, tutto funziona perfettamente, oppure il contenuto si riduce o si trasforma?
Quando arriva alla tua corteccia cerebrale e viene elaborata, quanto del giudizio che ne deriva risente della tua cultura, delle abitudini, dei tuoi pregiudizi?
Cosa succede dentro di te quando conosci?
Tutto il meccanismo è nel tuo cervello, oppure altre parti di te partecipano?
Hai mai sentito parlare dell'intelligenza del cuore?
Hai mai sentito dire che qualcuno riconosce quando prende "decisioni di pancia"?
In realtà, tutto il nostro essere partecipa nel processo di conoscenza e quelle che chiamiamo "sensazioni", cioè informazioni registrate dai nostri sensi, vengono elaborate e trasformate in emozioni, nelle reazioni a quelle sensazioni.
Il tuo cuore ha iniziato a battere quando eri un embrione di circa due settimane, prima ancora che il tuo cervello si sviluppasse ed il tuo cervello "emotivo" è comparso molto prima di quello razionale.
Il tuo cuore possiede il suo sistema nervoso complesso ed indipendente , "il cervello nel cuore“ ed esistono molti più fasci nervosi che portano informazioni al tuo cervello che viceversa.
Inoltre, attraverso il ritmo del suo battito, può farti entrare in una condizione di "coerenza" con il tuo ritmo respiratorio e farti vivere l'esperienza del "qui, ora" dove tutto può accadere.
Il campo elettromagnetico creato dall'attività elettrica del tuo cuore è circa 5 volte più grande di quello creato dal tuo cervello ed entra "in contatto" con chiunque si avvicini a te, nel giro di 3,5 metri.
Quando vuoi conoscere qualcosa o qualcuno, dai spazio al tuo cuore, ascolta quali emozioni vivi, perché da questo parte la conoscenza del mondo e la tua capacità di vivere una vita felice.
Lascia che le tue intuizioni emergano e costruisci i tuoi pensieri attorno ad esse, non viceversa.
Se quella che chiami "razionalità" prende il sopravvento, sarai costretto a passare la tua vita a convincerti di aver fatto la scelta giusta.
Se, invece, saprai "ascoltare il tuo cuore" e farai collaborare il tuo cuore con il tuo cervello e con la tua mente, ti circonderai di persone splendide e farai esperienze che arricchiranno per sempre la tua vita.