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Kintsugi o l'arte di riparare con l'oro
Come trasformare le tue esperienze in qualcosa di unico e meraviglioso
Hai mai pensato che tutte le tue esperienze negative, i traumi subiti, le ingiustizie vissute, le separazioni, i tradimenti, i lutti possano essere considerate opportunità di unicità, di crescita e trasformazione?
Come hai vissuto questo ultimo periodo connotato dalla separazione, dall'isolamento, dalle difficoltà economiche, dalla solitudine?
Ti viene in mente l'immagine di essere un coccio rotto?
Perché non prendere in prestito dalla cultura giapponese il Wabi sabi o l’arte di trovare la bellezza in ciò che è imperfetto?
Perché non utilizzare l'arte del Kintsugi o Arte di riparare con l'oro?
La nostra civiltà occidentale, che arriva dalla Grecia e considera la bellezza come qualcosa di perfetto, simmetrico, eterno, considera quello che si rompe, si ferisce, si ripara, non più bello, utile, inadeguato.
Invece, i giapponesi, ci insegnano che sono proprio quelle cose che hanno subito danni, quelle che possono diventare le più belle, uniche, migliori grazie proprio a quelle imperfezioni che acquistano valore perché sono state danneggiate.
La bellezza e l'unicità evidenziano l’usura, i punti deboli e diventano la manifestazione della natura transitoria del mondo che ci circonda.
Invece di buttare quello che è rotto, incollare i pezzi e avere davanti agli occhi un oggetto riparato, ma evidentemente rotto, aggiungi qualcosa di prezioso come l'oro e scopri che il risultato lo rende ancora più bello.
E' proprio la rottura che rende l'unicità di quella "cosa".
Questa forma di arte giapponese, utilizzando un metallo prezioso, come l' oro o l'argento liquido, oppure la lacca con polvere d’oro, per rimettere insieme i pezzi di un oggetto di ceramica rotto, ne esalta le linee di frattura in maniera preziosa, rendendo l'oggetto unico e irripetibile.
Queste opere d’arte, sempre diverse, raccontano una storia di trasformazione, esibiscono una bellezza, grazie all’unicità delle linee di frattura o ferite rimaste dopo il trauma.
Come portare quest'arte nella tua vita?
Come trasformare le tue fratture in modo da renderti unico e prezioso?
Come comprendere che gli eventi accaduti nella tua vita sono ciò che ti hanno reso quello che sei?
Devi decidere se essere come quel vaso: rotto e da buttare via, incollato e riparato in qualche modo e ti metti nascosto da qualche parte per non essere buttato subito, magari tra un pò di tempo, oppure diventi anche tu quel pezzo d'arte unico e irripetibile.
Quelle linee sono il risultato della tua resilienza, della tua capacità di trasformare le tue ferite, la capacità di mettere i mostra quello che ti ha segnato.
Dove prendere l'oro, il materiale prezioso che ti rende unico e meraviglioso?
Come fare per rimettere insieme i tuoi cocci?
Due sono gli ingredienti: Amore e Perdono.
Siamo cresciuti con una massima che spesso non comprendiamo né applichiamo costantemente: Ama il prossimo tuo come te stesso.
Prima di tutto ti devi amare, devi avere il cuore pieno di meraviglia per quello che ti accade.
Devi sperimentare lo stupore, devi scoprire che dentro di te hai tutto quello che ti occorre per essere felice, anche se apparentemente pensi che tutto remi contro.
Poi devi perdonare te stesso, prima di perdonare gli altri: dimentica la sofferenza, vuota il cuore dalla rabbia e dal rancore che è dentro. Lo fai per te stesso. Lo fai per chi ti è intorno.
Ti ricordo che il tuo cuore genera un campo elettromagnetico almeno 4 volte più grande di quello prodotto dal tuo cervello. Chi si avvicina a te, avverte prima quello che ha dentro il cuore, poi forse comprende quello che hai nella tua testa.
Ama e perdona: parti da te, trasforma i tuoi dolori e potrai trovare la bellezza di quell'opera d'arte che sei e di ciò che ti circonda.