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LA TELEPATIA ESISTE?

2019-08-28 17:28:51

Ma cos’è esattamente la telepatia, e, soprattutto, esiste davvero o si tratta solamente di una fantasia umana?

LA TELEPATIA ESISTE?

Con il termine “ Telepatia” ci si riferisce a quel fenomeno (presunto o reale) secondo cui una persona sarebbe in grado di comunicare ad un altro individuo, pensieri, emozioni, sensazioni e quant’altro, oltre a percepire, a propria volta, i pensieri dell’altro. Ma cos’è esattamente la telepatia, e, soprattutto, esiste davvero o si tratta solamente di una fantasia umana?

Storia della telepatia

I primi studi su questa presunta facoltà paranormale furono condotti dalla Società per la Ricerca Psichica di Londra, verso la fine dell’Ottocento.
Il primo laboratorio di parapsicologia, inoltre, fu costituito negli anni ’30 negli Stati Uniti d’America, quando il pioniere della parapsicologia Joseph Rhine della Duke University di Durham (Carolina del Nord) condusse numerosi esperimenti, nel tentativo di accertare l’effettiva realtà della telepatia.

Un esempio degli esperimenti da lui condotti, riguardava il sottoporre un soggetto al test delle carte, ossia fargli indovinare quale simbolo fosse rappresentato dietro ad una carta coperta. Questa è la serie Pearce-Pratt (dal nome rispettivamente del soggetto, lo studente Hubert Pearce, e dello sperimentatore, J. Gaither Pratt). Secondo quanto riportato da Rhine, nell’arco di oltre 300 esperimenti, Pearce avrebbe ottenuto una media di 9,9 successi per prova su 25.

In una serie di 4 esperimenti, si conseguirono 558 successi su 1.850 prove: l’aspettativa casuale era nettamente inferiore.
Tuttavia i risultati di Rhine non furono mai replicati; Rhine più volte riprovò l’esperimento ma non riuscì mai a raggiungere i dati ottenuti dal suo predecessore.
Per chi volesse saperne di più, la presentazione completa e dettagliata degli esperimenti di Rhine è contenuta nel libro Extra-Sensory Perception After Sixty Years (a volte abbreviato come ESP-60), pubblicato nel 1940.


La telepatia esiste?

Tutti siamo consapevoli che sono esistiti (ed esisteranno sempre) degli uomini e delle donne dotati di un fascino personale talmente carismatico e potente da riuscire a trascinare gli altri e coinvolgerli.
I grandi capi, i conquistatori, i dittatori della Storia, possiedono infatti in grado eccezionale questa straordinaria dote. Ma, a prescindere dalla Storia, possiamo osservare come un gran numero di persone, grazie a quel misterioso “non-so-ché” che aleggia intorno a loro, hanno il potere di dominare i loro simili,di affascinarli e di ottenere da essi quanto vogliono.

Questo fenomeno avviene sia che agiscano de visu sia che usino la loro influenza a distanza. Tali persone sembrano avere il dono di leggere nelle menti altrui e di influenzarne i pensieri e le decisioni. Ed in realtà è proprio così. Si tratta infatti di individui che posseggono la meravigliosa facoltà di “vedere e di sapere” (nel senso lato del termine), leggendo in qualche gli stati d’animo degli altri, per via di caratteristiche a loro innate, di sensibilità personale ed intelligenza (il prefisso “tele” deriva dal greco e significa appunto lontano).

Si tratta, in altri termini, di influenza personale carismatica esercitata da una mente sull’altra, sotto forma però di magnetismo personale, ossia mediante un vero e proprio fascino tramite il quale una persona può influenzarne un’altra senza bisogno di avere con quest’ultima un contatto fisico.

Tutto ciò è stato definito fantasticamente con i nomi di trasmissione del pensiero, telepatia, influenza mentale, ecc., ma in realtà non ci si riferisce, come si vorrebbe che fosse, a poteri magici frutto dell’emanazione nello spazio di correnti di energia mentale da un uomo all’altro, bensì semplicemente all’atmosfera di suggestionabilità e di attrazione che ne consegue.

Come funzionerebbe esattamente la telepatia?

Secondo una concezione filosofica di origine Hindi, parzialmente rimodernata, la comunicazione telepatica si effettuerebbe attraverso un’immensa rete di cui le persone costituirebbero le maglie. Una rete virtuale, dunque, che dovrebbe comprendere l’universo e nella quale il sensitivo sarebbe collegato con il tutto, ed in cui ogni cosa è in comunicazione con gli altri elementi dell’intero.

Nel corso degli anni sono state condotte diverse sperimentazioni per cercare di dimostrare l’esistenza della telepatia. Se da un lato i parapsicologi affermano che alcuni risultati sono stati effettivamente prodotti, dall’altro la comunità scientifica critica la stessa esistenza di tali risultati, che sarebbero invece da imputare ad errori di metodo, se non a delle vere e proprie frodi.

Esperimenti di telepatia

Nei primi anni ’60, il parapsicologo Charles Tart, ricercatore dell’Istituto di Scienze Noetiche, condusse un esperimento piuttosto famoso:
« il soggetto A viene introdotto in una camera di deprivazione sensoriale e collegato elettricamente, in modo da poterne rilevare le onde cerebrali, la resistenza della pelle, il ritmo cardiaco, l’attività muscolare e le variazioni del respiro. Il soggetto di controllo B, invece, viene introdotto in un’altra camera, analoga alla prima. Viene anch’egli collegato ai macchinari e colpito ad intervalli casuali da lievi scosse elettriche. Viene poi chiesto alla persona A di indovinare esattamente quando la persona B riceve la scossa ».

I risultati, stando a quanto riporta Tart, furono i seguenti: le ipotesi coscienti di A “non mostrarono alcuna relazione con gli eventi reali”. Invece, i suoi “tracciati presentavano variazioni fisiologiche significative proprio in corrispondenza dell’istante in cui B riceveva la scossa.

La conclusione: “Possiamo affermare che l’evento non viene registrato dalla ‘mente cosciente’ del soggetto, il quale, invece, è evidentemente cosciente dell’evento, ad un livello biologico fondamentale. A quanto pare, dunque, il corpo del soggetto è consapevole di questi avvenimenti dei quali, invece, non è a conoscenza la mente pensante”. (Tratto da: Exploring the Crack in the Cosmic Egg).

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