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Storia di un calzolaio che vuole distinguersi
I piccoli artigiani spesso non si rivolgono a professionisti della grafica, ma tendono ad arrangiarsi o a lasciar fare al cugino-bravo-col-computer. Gerry no, Gerry si è rivolto a noi.
Una bottega in stile "tacco lampo", all'interno di un centro commerciale
Sì, stiamo parlando di uno di quei tradizionali box che si trovano vicino alle casse della GDO, e di solito si presentano così:
Copiare la concorrenza... è la prima cosa da evitare
Uno degli errori più gravi in fase progettuale, a nostro avviso, è proprio quello di vedere (e poi imitare) quello che fanno gli altri.
In settori come questo, è evidente che si è installato un circolo vizioso, per cui si tende a restare nelle maglie di ciò che è già stato fatto dalla concorrenza.
E' tutto un fiorire di icone a forma di scarpa, di chiave, di martelletti da calzolaio e compagnia bella.
Una sorta di bias cognitivo, per cui ci si copiano anche gli errori, finendo per annientare l'unicità ed assomigliarsi tutti, come accadde nel dopo guerra con gli alberghi Miramonti e Miramare, le pizzerie Bella Napoli e Vesuvio, le parrucchiere Riccio Capriccio, le estetiste Giusy Estetica, ecc.
Il nostro Gerry, invece, ha dimostrato una mente più aperta già nella scelta del nome e nell'inventarsi un servizio che solitamente questi artigiani non offrono:
RITIRO E CONSEGNA SCARPE A DOMICILIO.
Poi ha fatto un passo in più: si è rivolto a chi, come noi, crea loghi ed advertising in maniera professionale, garantendosi l'uscita dalla solita brodaglia.