Uno stupore che colpì perfino Leonardo da Vinci: "Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte"
Orrido di Nesso : La cascata che fa paura
Nesso è una delle mete più visitate e fotografate da chi percorre la sponda orientale del Lario, quella che da Como corre fino a Bellagio
Con la sua cascata .
questa attraversa una gola rocciosa naturale scavata dalle acque del Pian del Tivano. Un torrente in cui confluiscono le acque del Touf e del Nosè, che poi prosegue anche sotto quelle del lago.
Visibile dal piazzale di Nesso , nella direzione che conduce fino alla perla di Bellagio , o meglio dall'antico ponte della Civera sul lago di Como.
E' anche possibile arrivare in barca, grazie ad alcuni battelli della linea Como-Colico che fermano a Nesso.
Lo spettacolo è notevole soprattutto in autunno quando le abbondanti piogge arricchiscono le sue acque fuoriose.
Bianche e spumeggianti cascate si incontrano all'inizio della gola con un gioco d'acqua veramente scenografico; poi, unite le loro forze, le acque si gettano verso il vicino lago saltando nell'abisso, mostrando lo spettacolo della roccia nuda incisa dalla furia dell'acqua.
Il ponte della "Civera" - forse romano- scavalca la forra collegando la frazione Coatesa con Riva del Castello, altra borgata di Nesso. Il Comune di Nesso ebbe una storia importante, in epoche recenti il buon livello economico fu proprio raggiunto grazie a queste impetuose acque: fornivano, infatti, energia per alcune cartiere e per due stabilimenti per la lavorazione della seta, oltre che per mulini, magli e torchi. Anche il nome del Comune è legato all'acqua: sembra derivi dalla divinità celtica delle acque chiamata "Ness".
Dal XIV secolo la forza delle acque dell'orrido è stata importante per lo sviluppo dell'industria manifatturiera con la costruzione di mulini, cartiere, filatoi, oleifici, magli e torchi. Anche due stabilimenti per la lavorazione della seta sfruttarono la forza motrice della cascata. L'Orrido di Nesso è citato in diversi libri storici, tra cui il
Codice Atlantico
di Leonardo da Vinci, il quale scrive: «Più su 2 miglia [rispetto alla
Villa Pliniana ]
è Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte. Queste gite son da fare nel mese di maggio» [Codice Atlantico, c. 573v]
In letteratura si ricorda il romanzo Falco della Rupe o la Guerra di Musso di Gianbattista Bazzoni.
L'Orrido è protagonista, nei secoli XVIII e XIX in acquetinte dei pittori Federico e Carolina Lose.
Uno spettacolo davvero fiabesco ed ammirato e visitato da turisti che vengono da tutto il mondo.
Statunitensi, Tedeschi, Svizzeri
E tutti gli amanti del lago di Como e zone limitrofe.
Da Nesso si prosegue e per chi vuole ricordare, si giunge a Dongo , il luogo dove Benito Mussolini e Claretta Petracci, furono dapprima fucilati e quindi portati a Milano nel 1945.