Social Local Marketing

Per approcciarsi al mondo del Social Local Marketing è necessario avere un orientamento al cliente e partire dallo studio profondo del target di riferimento.

Tutte le persone sono caratterizzate da un comportamento d’acquisto personale, che è influenzato da diversi fattori; sono sempre da tenere a mente tre principali condizioni:

• sociali: ognuno ha un modo diverso per fare shopping;
• economiche: le persone spendono, perché dovrebbero farlo da te?
• tecnologiche: i clienti sono sempre connessi, ma decidono loro, quando e cosa cercare.

Prima di entrare nel dettaglio, è doveroso introdurre in concetto di Social Media Marketing. Esso è un insieme un insieme di attività marketing, volte a creare visibilità, mediante i canali social; Consente agli utenti di essere “attivi” e interagire con l’azienda, offrendo dati quantificabili e misurabili.
Oggi non possiamo sapere quando saremo cercati dagli utenti, l’unica possibilità è farsi trovare pronti quando questi decidono di andare su internet per eseguire una ricerca o acquistare qualcosa; è questo il momento ideale per agire! 

È una questione di Timing

Le abitudini di tutti noi consumatori, sono drasticamente cambiate; è normale informarsi e fare delle ricerche preventive prima di comprare, anche per comparare i prezzi e scegliere la soluzione migliore per noi.
Non ha senso comparire sempre agli occhi dei nostri potenziali clienti, è importante essere vicini a loro quando hanno bisogno di qualcosa! È in quel momento che dobbiamo concentrare i nostri sforzi, per catturare l’attenzione dell’utente.

L’importanza del Target

I dati che Facebook ci chiede, servono per migliorare l’esperienza di navigazione e invogliarci a usare l’applicazione. Per questo, in base alle informazioni che rilasciamo, agli interessi personali, potremo navigare tra argomenti attinenti alle nostre passioni e curiosità.
In sostanza ogni click dice qualcosa in più di te e l’intero sistema è finalizzato a migliorare il tuo “soggiorno”. Possono esserci sue prese di posizione a questo punto;

•  “Sanno tutto di te”. Ti senti controllato, vivi in modo negativo le esperienze sui social.
• “Migliorano la tua vita”. Riesci sempre a trovare ciò che ti serve, vicino a te e al prezzo migliore.

È una situazione abbastanza semplicistica, ma spesso ci si scontra con questi principi. La verità dei fatti è che le nostre informazioni sono in rete da ben prima dell’avvento dei social network (ad esempio le nostre e-mail) e, avendo un cellulare, siamo potenzialmente a rischio ogni giorno. Non vale la pena, quindi, farsi problemi di questo tipo, anzi, conviene sfruttare le opportunità della rete, perché più informazioni troviamo sui nostri clienti o potenziali tali, meglio riusciremo a comprenderli e fidelizzarli.

 Abbiamo introdotto il Social Media Marketing, che possiamo considerare come la “medicina generale” per la visibilità dell’azienda. Se ho un problema specifico, invece, dovrò affidarmi a qualcosa di più dettagliato, ecco che possiamo intendere il Social Local Marketing come la “specializzazione”, per risolvere un determinato problema.
Il Social Local Marketing è alla portata di tutti, non necessita di grandi investimenti e ci consente di trovare un potenziale cliente a pochi chilometri di distanza.
Queste sono caratteristiche simili alle attività di web marketing a pagamento, ma ci sono differenze sostanziali, chiaramente, tra un motore di ricerca, che uso quando ho la necessità di ricercare qualcosa e i social network, che mi consentono di essere più vicino al cliente, al cuore del mercato, dove posso posizionarmi come aziende capace di risolvere un determinato problema.

Che cosa serve per iniziare con il Social Local Marketing?

Come prima cosa, la pagina Facebook (e sugli altri social) deve essere creata in modo corretto (banalmente, bisogna usare una pagina aziendale per pubblicizzare la propria attività e non un profilo personale), il target deve essere ben definito e deve essere chiaro l’obiettivo che intendo perseguire (mi interessa avere più like? Un traffico maggiore al sito? Voglio incrementare le vendite? E così via). E normale, infine, avere un budget dedicato da investire. 

Preparati gli strumenti di base, si può procedere con la loro attivazione ed entrare nel vivo dei lavori.

Con tutta probabilità, ci sarà bisogno di una persona dedicata a seguire il Social Local Marketing, capace di pensare a un piano editoriale di pubblicazione dei post e delle inserzioni e, soprattutto, di misurare le campagne e intervenire tempestivamente per ottimizzarle.
Quando si sente parlare di “monitoraggio delle campagne”, “ottimizzazione delle performance, ci si riferisce al lavoro di creazione del messaggio pubblicitario giusto, finalizzato a stimolare l’azione (ad esempio riuscire a farsi chiamare dagli utenti che hanno cliccato sul nostro annuncio); .
Ecco una lista di linee guida da seguire per imboccare la strada giusta:

• L’azienda è pronta per essere social? La base di partenza è essere organizzato e a conoscenza degli strumenti.
• Devo essere percepito come il numero uno. Non basta dirlo, ma essere attivo nella creazione di contenuti, presenza su blog e forum, offrire un’eccellente assistenza.
• Evitare le perdite! Non serve avere fretta di iniziare, ma pensare con cura a una strategia condivisa, omnicomprensiva, da monitorare e migliorare, giorno dopo giorno.
• Campagne marketing. È necessario strutturare un piano di pubblicazione di inserzioni variegato
• Trasformare i clienti in fan. Oggi non basta avere un cliente, ma l’obiettivo è avere dei fan, che oltre a comprare da noi, sono i primo promotori dell’azienda
• Misurare i dati di conversione. Sapere perfettamente quale sforzo, in termini di tempo e denaro, richiede l’acquisizione di ogni lead e di ogni nuovo cliente. 

Ora hai le nozioni di base per progettare la tua strategia di Social Local Marketing!

Il vantaggio più grande offerto dai social network, è l’estrema vicinanza al cliente finale e la possibilità di interagire con lui. Le grandi aziende lo hanno capito da anni, ecco perché sono stanziati grandissimi budget per le strategie sui social (ad esempio, nel 2014 la Coca Cola aveva distribuito delle lattine con stampati sopra diversi nomi, risultato? Più di 500 mila persone postato la lattina con il proprio nome, per un complessivo +2% di fatturato a fine anno) e questo purtroppo ricade anche sulle aziende più piccole, perché tutti gli utenti si aspettano esperienze di quel tipo, intrattenimento al massimo livello!

La creatività è la leva più forte per creare intrattenimento, ma non significa vendere.

Potrei anche, come dicevamo prima, desiderare altri risultati (like, condivisioni, visite al sito, ecc.) e per raggiungerli devo combinare l’effetto della creatività con una proposta commerciale forte, distinguendo bene le due cose.
Da un lato cerco di attirare l’attenzione, dall’altro uso una comunicazione precisa per ottenere un’azione.
Le aziende locali hanno un raggio d’azione molto limitato, dieci o venti chilometri al massimo, quindi non ha troppo senso inventarsi una campagna super creativa come quella di Coca Cola, se il pubblico di riferimento è molto piccolo; sarà utile concentrarsi sulla diffusione del messaggio, per fare in modo che sia visto da tutte le persone in target, più e più volte.
Il primo modo per non sprecare soldi è concentrarsi sulle vendite più che sulla creatività, dividere il proprio budget in 30% dedicato al messaggio e il 70% per la sua diffusione.