L’analisi dei dati e la fine dell'opinione personale

Per le aziende locali il mercato di riferimento si racchiude in un raggio di pochi chilometri, diventa fondamentale, quindi, concentrare i propri sforzi per radicarsi in questo mercato locale.

Sembra più facile a dirsi che a farsi, in quanto creare una strategia di marketing quando si hanno a disposizione risorse e mezzi tecnici è una cosa; farlo per un imprenditore che lavora da solo o con qualche socio o dipendente è completamente un altro mondo. Entrano in gioco altri tipi di dinamiche, inoltre, la piccola azienda ha risorse “centellinate” e il margine di errore è decisamente sottile.

Quindi come fare a raggiungere il mio obiettivo senza sprecare soldi?

La risposta corretta e anche più intuitiva è: “Con la Strategia giusta!”

Ma questo che cosa significa? 

Che cos’è una strategia di marketing locale?

Facciamo un passo indietro e rinfreschiamo qualche concetto.
Quando sentiamo parlare di marketing spesso pensiamo alla pubblicità in TV o su internet, magari pensiamo a qualche spot divertente dell’Heineken o a un gruppo di incravattati che sta tutto il giorno davanti al computer, parlando una lingua strana.

In realtà il marketing è un insieme di attività molto ampio che tocca tantissimi rami dell’azienda.
Possiamo definirlo come un ramo dell’economia che studia un determinato mercato e analizza l’interazione di domanda e offerta all’interno di questo, fornendo all’azienda gli strumenti per riuscire a cogliere le opportunità offerte.

Una volta raccolto i dati sufficienti, vengono letti per capire vantaggi e svantaggi per l’azienda e quali sono le opportunità e le minacce all’interno del mercato di riferimento.

In questo modo riesco a capire quale sia il mio cliente tipo, il target a cui punto e posso pensare a quali mezzi utilizzare per raggiungerlo. Devo cercare di utilizzare un mix di strumenti, naturalmente sensati con il mio business, che possono essere:

Tradizionali: chiamati off-line, in cui rientrano i più classici mezzi di comunicazione adottato dalle aziende, ossia spot TV, inserzioni sui giornali, affissioni o cartellonistica, brochure, volantini e così via. Raggiungono un numero grandissimo di persone, ma la comunicazione si disperde molto, non è misurabile e necessita di alti budget.

Digitali: che all’opposto sono detti on-line, hanno avuto una vera crescita esponenziale da un decennio a questa parte, di pari passo con la crescita di Internet. Permette di restare sul mercato con poco budget, in maniera dinamica, indirizzando velocemente la propria proposta commerciale solo verso specifici utenti, azzerando la dispersione.

Essendo un azienda locale, ci si trova automaticamente indirizzati verso la scelta di strumenti di marketing digitale:

• Economici: stabilisco un budget giornaliero di pochi euro;
• Performanti: raggiungo esclusivamente il mio target;
• Misurabili: controllo che i miei clienti abbiano sempre quello che vogliono.

Una volta impostate le campagne pubblicitarie digitali, che è un processo particolarmente lungo e complesso che abbiamo trattato in un articolo dedicato, si pone il problema di raccogliere, organizzare e leggere i dati che la rete ci restituisce.

Monitorando le abitudini d’acquisto degli utenti, riesco a capire che cosa viene venduto e che cosa no, che cosa è apprezzato e quali sono i possibili trend del mio settore; in cambio riesco a capire che cosa è migliorabile nella mia offerta e posso adattare le mie campagne velocemente. Se ho diversificato il mio budget su varie campagne, posso concentrarlo solo su quelle che hanno i risultati migliori e aumentare il mio fatturato, spendendo meno.

Possiamo renderci conto che il post o l’inserzione che ci sembrava perfetta, per cui abbiamo dedicato tantissimo tempo, brucia il budget delle campagne; mentre quella cosa che avevamo fatto velocemente, magari fatta per avere un metro di paragone o solamente per avviare il test, da cui non ci aspettavamo un gran che, si rivela essere la svolta per la nostra azienda. Capita anche questo.

Questo ci insegna che nel mondo del digital marketing, in particolar modo per una realtà imprenditoriale locale, non c’è più spazio per l’opinione personale.

La fine dell’opinione personale 

Significa che si ragiona sulle performance e si testano diverse strategie per ottenere i risultati migliori. Tutti gli sforzi dell’azienda devono essere concentrati sui risultati e non su aspetti soggettivi. Ciò che conta è il nostro target, l’oniettivo, la strategia, la lettura dei numeri e la rettifica.