8 Marzo

Essere donna non vuol dire dover studiare o lavorare di più.
Non vuol dire dover stare attenta di più, né rinunciare di più, né fare di più i conti con le convenzioni e i pregiudizi.
Non vuol dire muoversi con i piedi di piombo, stando attente a che il mondo ci accetti e non ci giudichi. Non vuol dire adeguarsi, o tacere quando si avrebbe voglia di urlare la propria rabbia.
Non vuol dire dover essere: belle, brave, studiose, generose, affettuose, metteteci quello che volete.
Essere donna vuol dire poter essere quello che si vuole essere, senza limiti. Anche cattive, sgarbate, trascurate, rumorose, impazienti, scontrose, trasgressive...
Vuol dire poter scegliere il futuro che si sogna, senza che le condizioni ci richiedano dieci volte la fatica che richiedono agli uomini.
Vuol dire tagliarsi i capelli, non depilarsi, non truccarsi e vivere perennemente in tuta, se questo ci fa stare bene. Oppure tutto il contrario.
Vuol dire amare un uomo, una donna, o nessuno, senza pregiudizi.
Il mio augurio è che il mondo per le donne diventi senza limiti e senza confini. Perché ognuna di noi possa essere quella che è e quella che vuole essere.