Nazarena Pregio

CATEGORIZZAZIONE DELL'AUTISMO

2019-05-18 11:10:19

Attualmente l’autismo viene definito come una condizione organica causata da una concomitanza di fattori di rischio genetici e ambientali, presente fin dalla prima infanzia.

Ad oggi, la diagnosi di autismo viene fatta sulla base di criteri comportamentali.

Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione) ha portato alcune importanti novità per quanto riguarda la classificazione diagnostica dell’autismo, e i criteri che lo definiscono: è stato introdotto il concetto di “spettro autistico”, una sorta di “ombrello” sotto il quale, oltre al Disturbo Autistico e alla Sindrome di Asperger, vengono inclusi anche Sindrome di Rett, Disturbo Disintegrativo dello sviluppo e Disturbo Pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato (NAS). Al momento attuale, considerata la variabilità dello spettro, si preferisce parlare di “autismi”, al plurale: vi sono persone con le caratteristiche cognitive dell’autismo che non manifestano mai difficoltà adattive, o le manifestano solo in momenti stressanti della loro vita e sono in grado di vivere una vita indipendente, mentre altre persone con autismo possono avere difficoltà adattive e necessità di supporto specialistico per tutta la vita.