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I trasporti e la modalità di trasporto come fattore competitivo
Più che mai in questa nostra epoca proporre un sistema logistico che sia all’altezza, garantendo quindi un network di distribuzione quanto più capillare possibile, risulta essere uno dei fattori competitivi chiave per l’ottenimento di un successo commerciale.
Un tale discorso vale non solo per i prodotti finiti ma anche per i semilavorati e per le materie prime, ma procediamo con ordine.
Il termine “logistica” trova origine nell’antichità derivando infatti dalla parola greca “λογιστική” che significa “arte del computare”. In origine, il termine assumeva una connotazione prettamente militare, in quanto identificava la sezione dell’arte militare che provvedeva e garantiva l’efficienza di tutto l’apparato bellico organizzando il trasporto e la distribuzione degli uomini, dei mezzi e dei viveri.
Il termine “logistica” venne successivamente applicato ai sistemi industriali e produttivi per indicare la funzione di gestione del flusso di materiali dall’inizio alla fine delle trasformazioni produttive sulla base delle esigenze dei clienti e degli accordi commerciali in essere.
In ambito della “Gestione di azienda” l’obiettivo primario della logistica industriale è quello di garantire un elevato livello di servizio al cliente con tempi di risposta quanto più rapidi e costi contenuti.
Ma vediamo insieme quali sono i risvolti economici della logistica nel sistema impresa; come affermiamo che l’efficienza esprime la capacità dell’impresa di competere nel mercato allo stesso modo si può affermare che efficienza corrisponde a produttività. L’obiettivo è infatti ottimizzare produttività ed efficienza e la loro massimizzazione è ottenuta accrescendo il loro valore. Anon va confusa però la produttività con la capacità produttiva che altro non è che la potenzialità produttiva di un sistema.
Premesso che produttività = prezzo di vendita (P) / costi totali di produzione (CT), ne consegue che per massimizzare la produttività, e quindi raggiungere l’efficienza, è necessario agire non solo sul prezzo di vendita del prodotto (P) ( occorre tenere in mente che fissare un prezzo troppo elevato rispetto ai competitor implica, infatti, il rischio di mancata vendita del prodotto e fissare un prezzo troppo basso può condurre invece ad una mancata copertura dei costi sostenuti per la produzione), ma agire anche sui costi totali di produzione (CT) rendendoli al minimo indispensabile.
Ed è in questo meccanismo che entra in gioco la logistica e conseguentemente la modalità di trasporto poiché, alle voci che influiscono sui costi di produzione, appartengono le voci relative ai sistemi di trasporto e movimentazione.In un processo produttivo solido è necessario che le materie prime arrivino in tempi certi negli stabilimenti industriali e che possano rispettare certi livelli di magazzinaggio, se questo non accade sorgerebbero inevitabili ritardi nel sistema produttivo con annesse difficoltà a valle della catena.
Da quanto si è detto la scelta di una modalità di trasporto piuttosto che di un’altra rappresenta un valido strumento competitivo tra le aziende. Nel decidere il fornitore da cui approvvigionarsi, il cliente sarà sempre più propenso ad effettuare una scelta basata sul prezzo e sul livello del servizio di logistica offerto. Nel caso opposto e quindi se sono i fornitori a poter scegliere la modalità di trasporto per una spedizione delle merci nei rispettivi canali distributivi, sono coloro che sono in grado di controllare il fattore dell’offerta del servizio logistico, pertanto la fidelizzazione del cliente viene a dipendere dal fornitore. Per il cliente una migliore modalità di trasporto, che possa prevedere bassi tempi di consegna della merce e bassa variabilità delle tempistiche, porta a minori livelli di giacenza ed a una maggiore possibilità di effettuare una pianificazione delle operazioni in modo corretto e preciso.
Un’arma in possesso del cliente per cercare di incentivare quanto più il fornitore nella scelta del migliore mezzo di trasporto è la fedeltà nell’acquisto della merce. Il cliente per esempio può decidere di affidare una maggiore percentuale di ordini al fornitore il quale gli propone il tipo di trasporto preferito.Da questo aumento del volume di affari conseguirà per il fornitore un’incentivazione nell’individuare il servizio di trasporto più gradito al cliente a discapito del servizio più economico.Va aggiunta la nota secondo la quale in un mercato dinamico all’interno del
quale tutti i fornitori sono in grado di offrire modalità di trasporto comparabili con quelle dei concorrenti, essendo veramente molto complesso per un fornitore puntare su un singolo servizio di trasporto, è di primaria e fondamentale importanza eseguire un’analisi dei bisogni del cliente. Chi si occupa della logistica ha il compito di capire dunque cosa interessa al cliente rivolgendo l’attenzione alla configurazione del sistema logistico solo in un secondo momento.
Francesco Maccioni – Mediatore Marittimo ed Aereo- Nautic Broker Manager
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Fonti : Articolo dell Ing. Giovanni Rucireta sulla rivista online Logistic Solutions
Dispense da un corso regionale sui trasporti
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