IL SIGNIFICATO DELL' ECLISSI IN LUNA PIENA

LA LUNA DI QUESTO LUGLIO 2019 SARA' MOLTO INTERESSANTE

Il 16 luglio sarà una Luna Piena in Capricorno con eclissi. 

Sapete che durante l'eclissi non è consigliato esporsi ai raggi lunari?

Tanto meno fare rituali o meditazioni di gruppo?

Il mio maestro H.H. Mamani consigliava di non esporsi all'eclissi, soprattutto per le Donne incinta perchè poteva indurre la Donna al parto.

Io ritengo, per esperienza personale, che l'eclissi in Luna Piena porta la persona a lavorare in profondità e non tutti sono pronti a farlo. Pertanto per molti crea un caos interiore, affiorano domande, arrivano sogni simbolici, si sente una destabilizzazione generale, una mancanza di connessione tra mente e cuore, tra cielo e terra. 

Tutto questo perché la nostra vita, quella voluta dalla società, ci ha completamente disconnesso dalla vera natura umana, portandoci a rincorrere il tempo, a vivere per lavorare, a concentrarsi più sul passato e il futuro, che sul nostro presente. 

Ma cosa succede durante questo momento? 

Succede che tra la Luna ed il sole ci sta la Terra che fa ombra e che per circa qualche ora la Luna si oscura lentamente.

Non sono qui per parlarti dal punto di vista astronomico, ma per farti riflettere cosa accade sopra ai nostri occhi. 

Quindi continuiamo. 

In una notte dove la Luna avrebbe illuminato le acque della Terra, i boschi, i deserti, le strade di campagna ed i sentieri di montagna, all’ improvviso tutto si oscura. 

Nelle antichità dove era assolutamente necessario guardare il cielo, tutto questo era visto come un brutto presagio. 

Pensate solo che la parola Eclissi deriva infatti dalla parola greca ekleipsis, che vuol dire abbandono.

Se dico Abbandono subito pensiamo ad una ferita emotiva, ad un evento che ci crea dolore. Giusto? Le eclissi può essere solare e lunare ed in entrambe le situazioni compare l’Oscurità.

Ti riporto qui sotto dei racconti che ora ti faranno solo sorridere, ma ti chiedo di immedesimarti e di andare oltre il giudizio. 

Dal sito www.viaggionelmistero.it

I Caldei credevano che la sparizione della Luna fosse dovuta ad un attacco sferrato da sette demoni, preannunziante la fine del mondo, e all’inizio di ogni eclissi indicevano una cerimonia che avrebbe avuto il potere di fare da barriera alla catastrofe. 

Un sacerdote accendeva una torcia, la collocava sopra un altare e intonava inni funebri alle maggiori divinità. Gli uomini si toglievano i turbanti, si coprivano il capo con le vesti e urlavano alzando il volto al cielo. E la cosa pareva funzionare, dato che il Sole ricompariva immancabilmente.

Durante le eclissi, gli antichi messicani sacrificavano i gobbi e i nani; gli indiani dello Yukon capovolgevano vasi e stoviglie affinché il male del Sole non si raccogliesse dentro quei recipienti.

I Pellirosse Qagyuhl dell’America nord-occidentale pensavano che la Luna si nascondesse perché un mostro abitatore dei cieli stava tentando di divorarla. Allora, per la sua salvezza, danzavano intorno a un cumulo di vesti e capigliature recise, che bruciavano lentamente, sperando che il denso fumo facesse starnutire l’animale, obbligandolo a sputare fuori il nostro satellite.

Ma torniamo a noi. 

Nei miei “Incontri con la Luna” insegno ad alzare il naso all’ insù per osservare i cambiamenti del cielo e prendere consapevolezza di come la Luna si muova, di come influisce il suo ciclo con la vita del nostro pianeta. 

Sottolineo insegno perché, purtroppo, oggi nessuno lo fa più. A meno che non si debba fare una foto romantica da pubblicare su instagram. 

In realtà ancora non se ne conosce il significato, tanto meno le influenze profonde che questi eventi hanno su di noi.

Se la osserviamo e ci osserviamo, comprendiamo che è' una fase che interrompe delle azioni. 

Tutto si ferma ed incute “paura e mistero”. E’ un momento che ci chiede di entrare nelle profondità della nostra anima e prendere consapevolezza di chi siamo, di conoscere le nostre paure, di accettare di scomparire, di divenire neri come la Luna.

Solo così potremo tornare a splendere nuovamente. 

L’eclissi, se vissuta bene, è una fase di rinnovamento, è la crisi positiva dell’ Eremita nei tarocchi di Marsiglia, è Il sentiero oscuro nel quale Ecate è la Dea guida e custode dei meandri dell’inconscio.

Entrambi hanno in mano una lanterna che illumina la via per risalire dal buio interiore alla luce della Bellezza della vita. 

Si passa dalla morte inevitabile alla consapevolezza che tutti noi ce la possiamo fare. 

Se Ecate parlasse ci direbbe: “Le mie chiavi schiudono le porte del tuo inconscio: seguimi, sarò la tua compagna quando incontreremo gli spettri che lo abitano, Anche gli spettri meritano amore ed io sono la loro signora. Te li farò conoscere e imparerai a parlare con loro, seguimi vola via con me, non avere paura del tuo potere. La Luna c’è sempre anche quando scompare, ascolta la voce del buio” 

Vieni con noi al cerchio

Il 16 luglio il cerchio di “Incontri con la Luna” si riunisce in silenzio per ascoltare. Solo per ascoltare le sensazioni che attraversano il nostro cuore, le parole che arrivano alla nostra mente, sentire come sta il nostro corpo.

Lo faremo alla grande Quercia di Montecarlo, custode da 500 anni di San Martino, località in provincia di Lucca. E’ la regina indiscussa, alta 14 metri, con un diametro di 4 ed un’apertura di rami di circa 30 metri. Grazie alle sue imponenti radici, le chiederemo di poterci connettere per prendere contatto con la Madre Terra e grazie alla sua protezione poter raggiungere le profondità più oscure senza alcuna paura, consapevoli che sarà la Quercia stessa la lanterna per riportarci in superfice. 

Spero di averti aperto ad un’altra visione della Luna piena con eclissi e se vorrete partecipare potete contattarmi