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RESILIENZA

2019-12-27 10:14:46

In fisica, la resilienza è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In psicologia, è la capacità di rispondere con positività a un evento traumatico. Ma forse non esiste definizione in grado di spiegare la resilienza come fa questa fotografia.

È stata scattata l'anno scorso a Fukushima, dal fotografo polacco Akadiusz Podniesinski, una delle pochissime persone ad aver ricevuto il permesso di entrare nella zona.

Fukushima è la località giapponese dove nel 2011 si verificò uno dei più gravi incidenti nucleari di sempre.

Da allora, è diventata una "Exclusion Zone", ovvero una zona vietata agli esseri umani.

In questo contesto di morte e distruzione, la Natura ci ha offerto uno dei massimi esempi di resilienza.

Perché le piante non possono muoversi, né possono scegliere di spostarsi altrove come possiamo fare noi.

La vegetazione non può scappare di fronte a eventi traumatici.

La Natura, nella sua forma più pura, ha solo due scelte: arrendersi e morire oppure trovare la forza di continuare a vivere.

La seconda opzione richiede resilienza.

Quella capacità di reggere a un urto senza rompersi e rispondere con vitalità al trauma subito.

Così, a Fukushima, le uniche cose morte sono quelle che appartengono a noi esseri umani: automobili, motociclette, case e oggetti vari sono stati deteriorati fino a diventare inutili e inutilizzabili.

La vegetazione, invece, ha avuto una reazione di resilienza.

Ha continuato a vivere, prosperando più di quanto facesse in precedenza.

Questa fotografia è bellissima e racchiude una preziosa lezione: non importa cosa ci è successo.

Non importa quanto abbiamo sofferto e quanto siamo stati sfortunati.

Non importa quanto sia alta la montagna che dobbiamo scalare. 

Nel nostro piccolo, ognuno di noi ha le stesse due possibilità che ha avuto la Natura a Fukushima.

Possiamo lamentarci, arrenderci e morire lentamente.

Oppure possiamo reagire e vivere più forte di prima ❤


📷 Akadiusz Podniesinski