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LA SEQUENZA DI FIBONACCI E LA SEZIONE AUREA: L'IMPRONTA DIGITALE DI DIO

2020-02-21 18:51:57

Nulla di esistente è casuale, tutto è un flusso collegato ad una perfetta matrice geometrica. Tutto segue un ordine preciso in un equilibrio armonioso.

Questa è la sequenza di Fibonacci, precedentemente nota ai matematici indiani. Una sequenza infinita di numeri naturali in cui il primo valore è 0, il successivo è 1 e da lì ogni quantità viene ottenuta sommando i due precedenti. I valori di questa sequenza appaiono in numerose applicazioni come nella Spirale di Fibonacci, che è sempre stata usata come approssimazione della Spirale d'oro (un tipo di spirale logaritmica) perché è più facile da rappresentare.

Nel video vediamo alcune delle innumerevoli applicazioni in Natura di proporzioni divine che rispettano miracolosamente il numero costante 1.61803 a sua volta legato alla famosa Sequenza di Fibonacci. La Sezione Aurea o Rapporto Aureo o Numero Aureo, nel campo delle arti figurative e matematiche, indica la relazione tra due lunghezze disuguali, di cui la più grande è la media proporzionale tra il minore e la somma delle due. La stessa relazione esiste anche tra la lunghezza più breve e la sua differenza.

Nelle formule, indicando con una "a" lunghezza più lunga e con "b" la lunghezza più breve, la relazione è: (a + b): a = a: b = b: (a-b)

Qualsiasi essere o cosa che rispetti queste proporzioni, irradia all'occhio materiale una sensazione di soddisfazione, compiacenza e armonia. La natura è un maestro nell'uso della Sezione Aurea.

Non cercare di interpretare l'espressione di un altro. Ognuno ha virtù, qualità e armoniche ben definite. In armonia con te stesso e con la natura, trova la tua nota e lasciala suonare in te e attraverso di te poiché fa già parte di un'Orchestra Universale Straordinaria che scorre attraverso una matrice geometrica perfetta.

Torna a vivere in armonia universale, questo è un messaggio ermetico importante per riflettere e approfondire!

"La vita non sembra più un fenomeno che emerge nell’Universo - ma è l’Universo stesso che sembra diventare sempre più vivente."


Erich Jantsch