Natascia Tieri Sociologa

Verso nuovi orizzonti

Piattaforme digitali: UE deve trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dipendenti

2021-12-20 06:20:00

Norme più coordinate per le piattaforme digitali sono richieste nel parere d'iniziativa adottato dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) nella sessione plenaria di dicembre. Nel processo globale di trasformazione dell'industria, la digitalizzazione ha assunto un ruolo strategico fondamentale. Il fenomeno è in rapida espansione oltre i confini della stessa Unione Europea. Data l'ampiezza di questo mercato, il CESE ritiene che l'Unione europea e gli Stati membri debbano coordinare l'attuazione di norme adeguate al fine di trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali.

Le piattaforme digitali costruiscono uno "spazio virtuale", dove avvengono interazioni e scambi che implicano molto di più del semplice incontro tra domanda e offerta. Queste piattaforme sono in grado di monitorare e influenzare lavoratori, fornitori e utenti in modi sempre più sofisticati. Tuttavia, rappresentano anche una straordinaria innovazione di svolta, offrendo nuovi servizi per i clienti e nuove opportunità di lavoro. Sono in grado di farlo attraverso sistemi di profilazione e uso estensivo di dati, impiegando sistemi di intelligenza artificiale e algoritmi determinati da chi gestisce le piattaforme. Il CESE esorta la Commissione europea, gli Stati membri dell'UE e le parti sociali a prevedere iniziative che promuovano lo sviluppo di cooperative di piattaforma, che possano utilizzare le nuove tecnologie per riunire in cooperativa giovani lavoratori e imprenditori e sostenere così l'imprenditorialità.

''I dipendenti che lavorano attraverso piattaforme digitali e cooperative di lavoratori autonomi hanno bisogno di protezione sociale e sicurezza economica. Il parere del CESE contribuisce in modo tempestivo e coerente al lavoro della Commissione europea sulla regolamentazione dei lavoratori delle piattaforme digitali e ad un più ampio dibattito internazionale sul fenomeno delle cooperative di piattaforma, dimostrando che il Comitato è davvero un organismo attento in grado di rappresentare la società civile e le soci'', ha affermato il relatore per parere, Giuseppe Guerini.

Le piattaforme digitali stanno promuovendo lo sviluppo di nuovi tipi di imprese che offrono una gamma più ampia di opzioni per molte persone per partecipare ai nuovi mercati digitali. Tra tutte queste diverse tipologie di impresa, le cooperative sono particolarmente adatte a supportare la partecipazione inclusiva nella governance delle piattaforme digitali. Il modello cooperativo consente lo sviluppo di imprese costituite da lavoratori autonomi che aspirano a mantenere la propria autonomia e creatività migliorando nel contempo il proprio reddito, le condizioni di lavoro e l'accesso alla protezione sociale, evitando forme di lavoro atipiche.

Il parere sottolinea che la strategia europea per la transizione al digitale dovrebbe prevedere iniziative a sostegno della costituzione di cooperative che gestiscono piattaforme digitali. Ciò favorirebbe la proprietà collettiva dei servizi digitali, dei dati e delle infrastrutture tecnologiche, incoraggiando così una maggiore diversificazione economica e promuovendo la democrazia economica.

“Le proposte della Commissione Europea per la regolamentazione dei lavoratori delle piattaforme digitali dovrebbero concentrarsi e aprirsi all'innovazione, in modo da supportare la competitività delle imprese senza perdere di vista la tutela dei diritti dei lavoratori. In particolare, occorre garantire che le persone che lavorano per le piattaforme digitali sono formate e messe in grado di comprendere e controllare meglio come vengono applicati gli algoritmi che regolano l'assunzione dei lavoratori", ha affermato il correlatore del parere, Erwin de Deyn.