Natascia Tieri Sociologa

Verso nuovi orizzonti

Perché è utile conoscere il Contratto Collettivo (CCNL)?

2019-10-30 06:54:38

La contrattazione collettiva nazionale di lavoro e gli usi aziendali sono fonti specifiche ed esclusive del diritto di lavoro che regolano il rapporto di lavoro. Sono importanti sia per il datore di lavoro che per il lavoratore stesso, sia del settore privato che pubblico.

E' importante conoscere il Contratto collettivo nazionale del lavoro per conoscere i propri diritti e doveri. Molto spesso, però, per mancanza di conoscenza, per pigrizia o altri motivi il lavoratore non approfondisce la contrattazione venendo meno ai suoi diritti e doveri.

La contrattazione collettiva ha una doppia funzione:

  • fissa le condizioni del rapporto di lavoro subordinato: in tal senso ha il compito di regolamentare anche il rapporto di lavoro individuale;
  • regolamenta, tramite le relazioni sindacali, i rapporti fra i soggetti del rapporto del lavoro e della medesima contrattazione collettiva. 

I contratti di lavoro subordinato si stipulano su due livelli gerarchici fra di loro. Ai contratti di 1° livello appartengono gli accordi interconfederali stipulati a livello di confederazioni e icontratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) stipulati a livello di federazioni; ai contratti di secondo livello appartengono i contratti decentrati e aziendali siglati dalle strutture sindacali periferiche.

Gli accordi interconfederali sono stipulati dalle confederazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. Partecipa agli accordi anche lo Stato con il compito di mediare e garantire le parti; se lo Stato interviene l’accordo viene detto “trilaterale”.  

Il contratto collettivo ha la forza di legge tra le parti e produce i suoi effetti nei confronti delle parti collettive direttamente stipulanti.

Applicazione volontaria del CCNL

Il datore di lavoro che non aderisce a una associazione sindacale può, adottare un CCNL citandone gli estremi all’interno della lettera di assunzione.

Mancata adesione ad un CCNL

Se il datore di lavoro decide di non applicare alcun CCNL, deve in ogni caso aver riguardo alle leggi e alle fonti costituzionali volte al rispetto di determinate garanzie per i lavoratori.

Contenuto del CCNL

I CCNL sono redatti in forma scritta e libera e pertanto l’elemento letterale viene considerato fondamentale ai fini della loro interpretazione. In tal senso vige la regola secondo cui, se le parole utilizzate nel contratto sono chiare e univoche, tali da far individuare facilmente la volontà delle parti contraenti, anche il giudice non può opporre la propria personale interpretazione. Il contratto collettivo nazionale di lavoro è costituito da quattro parti: 

  • normativa;
  • obbligatoria;
  • gestionale;
  • di rinvio.

Parte normativa

Ha la funzione di indirizzare i contratti individuali di lavoro; è composta dalle norme sul trattamento economico e dalle norme sul trattamento normativo. In questa sezione sono contenuti i minimi retributivi, i trattamenti di anzianità (scatti), le maggiorazioni di retribuzione, le indennità, la durata del periodo di prova, il preavviso, la disciplina del lavoro supplementare e straordinario, festivo, notturno, i trattamenti di malattia, maternità e infortunio. Il trattamento dei lavoratori a cui viene applicato un particolare contratto come l’apprendistato, il contratto a termine e di somministrazione. 

Parte obbligatoria

Raggruppa tutte le clausole destinate a disciplinare gli impegni fra le parti siglanti il contratto tramite la definizione di procedure negoziali formali ed informali, ovvero a disciplinare gli scioperi e le tregue sindacali e, in generale, a disciplinare tutte le norme della contrattazione  tra le organizzazioni sindacali e le organizzazioni degli imprenditori e dei singoli imprenditori. 

Parte gestionale

Contiene tutti i provvedimenti relativi alla gestione del personale quali i provvedimenti sull’orario di lavoro (come la riduzione dell’orario di lavoro) sulla retribuzione a fronte della garanzia del mantenimento del livello occupazionale (CDS) sulla sospensione di un certo numero di lavoratori attraverso la CIG o sulla riduzione del personale in determinati settori produttivi. La parte gestionale contiene anche tutti gli obblighi e le regole previste per il funzionamento di eventuali organismi paritetici e tutti gli obblighi relativi alla possibilità di determinate situazioni quali i trasferimenti, i licenziamenti collettivi, le ristrutturazioni, i mutamenti di assetti societari. 

Parte di rinvio

Dove vengono contenute tutte le regole che andranno a determinare le deleghe a trattare e contrarre ad un livello inferiore della contrattazione collettiva.

Durata del contratto e recesso

Il CCNL ha durata triennale; alla scadenza prevista il contratto smette di produrre i suoi effetti e non è più vincolante per le parti; rimangono però in vigore e mantengono la loro efficacia tutte le clausole relative al trattamento economico. I CCNL determinano al loro interno i tempi e il procedimento per il loro rinnovo. Il CCNL contiene quindi le basi per la presentazione della piattaforma contrattuale e i tempi per l’apertura e lo svolgimento dei negoziati. 

L’iter per il rinnovo prevede:

  • la presentazione (in tempo utile) delle proposte per aprire la trattativa;
  • il riscontro entro venti giorni dalla data del ricevimento, della parte che ha ricevuto la proposta;
  • la trattativa può avere durata massima di sette mesi;
  • al termine delle trattative si sarà raggiunto un accordo (ipotesi di accordo) circa le eventuali modifiche che andranno apportate al contratto scaduto. L’accordo di rinnovo generalmente non tocca tutti i temi disciplinati dal contratto scaduto o in via di scadenza, ma solo le materie oggetto della piattaforma di rivendicazione.

Solitamente ogni CCNL prevede le regole da rispettare nel periodo delle trattative, cd. periodo di vacanza contrattuale. Il datore di lavoro può recedere dal contratto solo per aderire ad un altro CCNL diverso e più attinente al proprio ambito di attività aziendale. Se invece recede in modo unilaterale e senza alcuna giustificazione di carattere sostitutivo, la fattispecie è annoverata fra le ipotesi di inadempimento contrattuale.

Contrattazione collettiva di secondo livello

Ad integrazione del CCNL interviene la contrattazione collettiva di secondo livello tramite i Contratti Aziendali e Territoriali definiti anche Contratti di Prossimità. Con i contratti di prossimità ogni datore di lavoro può derogare alle norme di legge e del contratto nazionale su determinati aspetti del rapporto di lavoro tramite intese che hanno efficacia generale nei confronti di tutti i lavoratori interessati. Nella fattispecie l’azienda stipula un contratto aziendale con l’intervento della propria associazione (se aderente) e della associazione sindacale rappresentante la maggioranza dei lavoratori.


Tratto da Studio Polato

1