Natascia Tieri Sociologa

Verso nuovi orizzonti

Elezioni europee 2024: la società civile, sentinella della democrazia

2023-11-20 06:00:00

Il CESE e i Consigli Economici e Sociali Nazionali dell'UE discutono di società civile e transizione verde e digitale

In vista delle elezioni europee del 2024, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e i Consigli economici e sociali nazionali dell’UE si sono incontrati a Madrid per il loro incontro annuale. La conclusione principale è che la società civile organizzata è determinante nel garantire una transizione verde e digitale giusta e nel far funzionare la democrazia europea.

La società civile organizzata è e deve rimanere la custode europea della democrazia partecipativa, una potenza nell’affrontare le sfide attuali e future. In questo particolare momento storico, il contributo delle organizzazioni di base è più vitale che mai: essendo attive sul campo, capiscono cosa funziona e cosa no e possono cogliere l'impatto e le conseguenze delle transizioni digitale e verde sull'UE economia e società. Sono questi i principali punti salienti dell'incontro annuale dei presidenti e dei segretari generali del CESE e dei consigli economici e sociali nazionali (CES), ospitato dal Consiglio economico e sociale spagnolo a Madrid il 16-17 novembre 2023.

Le conclusioni dell'incontro sottolineano che una serie di eventi recenti, come la pandemia di Covid-19, le molteplici crisi economiche e l'aggressione ingiustificata contro l'Ucraina da parte della Russia, hanno rivelato la capacità dell'UE di agire in momenti di urgenza.

Misure di mitigazione per garantire una transizione giusta

Attualmente l’Europa sta attraversando una transizione verde e digitale e la sua economia e la sua società richiedono notevoli sforzi di aggiustamento per affrontare questi cambiamenti di vasta portata. La duplice transizione sta creando nuovi posti di lavoro nelle attività di riparazione, nelle energie rinnovabili e nelle ICT ma, allo stesso tempo, sta anche portando alla perdita di posti di lavoro in alcuni settori come l’energia da combustibili fossili e l’estrazione mineraria.

Per questo motivo, il CESE e i CES raccomandano di definire le possibilità per affrontare il cambiamento climatico e, al fine di garantire una transizione equa con un impatto positivo sul mercato del lavoro, di adottare misure di mitigazione. Altrimenti “nessuno deve essere lasciato indietro” rimarrà una promessa vana.

Il CESE ha inoltre incoraggiato gli Stati membri a istituire “commissioni per una transizione giusta” tripartite per consentire alle autorità regionali, alle parti sociali e alle organizzazioni della società civile di partecipare all’attuazione dei piani nazionali e regionali per una transizione giusta.

La partecipazione è fondamentale per difendere la democrazia

Allo stesso modo, negli ultimi anni, anche la democrazia ha dovuto affrontare diverse sfide ai suoi valori e ideali, fungendo da campanello d’allarme. La soddisfazione generale nei confronti della democrazia rimane elevata in Europa. Secondo recenti sondaggi Eurobarometro, quasi due terzi (64%) degli europei sono soddisfatti del lavoro svolto dall’UE per proteggere la democrazia e il rispetto dello Stato di diritto.

Tuttavia, questa sensazione non è condivisa in modo uniforme, con notevoli differenze tra gli Stati membri. Ciò potrebbe innescare una certa apatia nei confronti della politica in generale, una diminuzione della partecipazione elettorale e, cosa più preoccupante, una sfiducia più profonda nei confronti dei politici, dello Stato e della democrazia.

Alla luce di ciò, il CESE e i CES raccomandano di agire per avvicinare gli europei al livello politico, ad esempio attraverso nuove forme di partecipazione democratica, con nuove funzioni per i CES, o attraverso i panel di cittadini, come proposto dalla Conferenza sul futuro dell’Europa.

Mentre l’UE si prepara alle elezioni del Parlamento europeo del 2024, il CESE e i CES possono fare la differenza: informano i cittadini sull’importanza delle elezioni, combattono la disinformazione e raccolgono le preoccupazioni e le aspettative dei cittadini per la nuova agenda politica dell’UE.