Natascia Tieri Sociologa

Verso nuovi orizzonti

Come fare per diventare progettista sociale

2020-02-18 17:30:23

Novità recente dell’appena trascorso anno 2019 è stata la prima regolamentazione in Italia e in Europa in merito alla progettazione sociale. In particolare, con la norma tecnica UNI 11746 è stata definita nel dettaglio la professione del progettista sociale.

Novità recente dell’appena trascorso anno 2019 è stata la prima regolamentazione in Italia e in Europa in merito alla progettazione sociale. In particolare, con la norma tecnica UNI 11746 è stata definita nel dettaglio la professione del progettista sociale, indicando i requisiti base di conoscenze, abilità e competenze che deve possedere questa figura chiave che opera in quasi tutte le realtà non profit, dal welfare al tempo libero. 

La norma ha così regolamentato un ambito lavorativo finora non definito. Il traguardo è stato raggiunto a maggio scorso, dopo sei lunghi anni di studi e confronti coordinati fra l’Ente Italiano di Normazione e tutte le parti interessate: Forum Nazionale Terzo Settore, Pmi Central Italy Chapter, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Anpal e Associazione Italiana Progettisti Sociali.

Il progettista sociale è un operatore specializzato che sviluppa e concorre nella realizzazione di progetti sociali, assumendosi la responsabilità in tutte le fasi di processo necessarie: ideazione, pianificazione, redazione, gestione, controllo, monitoraggio, valutazione di risultato e impatto, fino alla rendicontazione finale.

Lanorma del 2019 evidenzia la forte ecletticità di questo profilo professionale che deve essere in possesso di conoscenze e abilità disparate, che attraversano differenti campi di specializzazione: sociale, economico e gestionale; oltre a conoscenze diffuse delle normative di riferimento, dei metodi di lavoro di rete, di elementi di diritto amministrativo, di metodologie di project management e tecniche di pianificazione finanziaria. Deve inoltre possedere buone doti comunicative, promozionali e organizzative.

Contrattualmente parlando, il progettista sociale può lavorare sia come autonomo, sia quale dipendente, consulente, collaboratore o volontario di una organizzazione o associazione. Terzo Settore e Amministrazione Pubblica sono i suoi terreni fertili, anche se sempre più, diverse imprese (soprattutto le medio-grandi) cercano collaborazioni con questi professionisti, al fine di attivare interessanti progetti di welfare aziendale o iniziative di carattere sociale che possano investire al meglio il territorio in cui operano.