Salute & Benessere
Buon compleanno, Ladyhawke!
Questa sera guarderò questo film, ambientato nella mia regione, l'Abruzzo. E' anche il suo "compleanno": ben 30 anni!
Ladyhawke è un fantasy basato su concetti molto semplici: maledizioni, duelli all'arma bianca, cavalieri senza macchia, fughe, equivoci, missioni impossibili. Il male è rappresentato da un Vescovo, folle d'amore per la protagonista Isabeau e dunque pronto a fare un patto col Demonio pur di impedire che qualcun altro la possa avere per sé. Il bene conta nelle sue fila un cavaliere ribelle, un prete sui generis, una donna bellissima e forte e, al centro di tutto, la più classica figura del fantasy: l'eroe piccolo, riluttante e fuori posto. In questo caso trattasi di un ladruncolo, Philippe Gaston, interpretato da un divertito Matthew Broderick, all'epoca sulla cresta dell'onda.
La trama
Navarre e Isabeau si innamorano di nascosto, e quando il malvagio Vescovo lo scopre, li maledice. D'ora in poi, di giorno Isabeau si trasformerà in un falco, di notte Navarre in un lupo. Potranno incontrarsi brevemente in forma umana solo all'alba e al tramonto, ma senza toccarsi mai. Per spezzare l'incantesimo servirà un'eclissi di sole. Una curiosità che si è persa nel doppiaggio italiano riguarda il nome della città in cui si svolge parte degli eventi. Nella versione italiana, si chiama Aguillon, ma in originale il nome è Aquila. I personaggi hanno nomi francesi, dunque è inutile una precisa collocazione geografica della storia: si tratta pur sempre di un fantasy, ambientato in un'Europa medievale idealizzata e stilizzata. Eppure il fatto che buona parte del film sia stata girata in Abruzzo, rende quel nome, così simile a L'Aquila, sicuramente non casuale.