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Quello che si dice del sole e VERO?

2021-04-21 21:36:11

Fa bene, fa male! come prepararsi a L'Estate ,pro e contro

Il sole è la sorgente naturale che maggiormente determina il livello di esposizione ai raggi U V e,a seconda della loro capacità di penetrazione sulla
pelle, viene stabilita la “pericolosità” per l’uomo. La radiazione U V B è molto più efficace della radiazione
U V A nel provocare l'eritema. Raggi U V C, sono i raggi ultravioletti
più pericolosi e possiedono una lunghezza d'onda di 100 - 280 nm. I raggi U V C sono particolarmente dannosi per la salute poiché possiedono un alto potere cancerogeno.
Cosa sono i raggi U V ?
Il sole emette una grande quantità di radiazioni e solamente il 10% raggiunge la superficie terrestre poiché la maggior parte viene assorbita dall'atmosfera, che agisce da filtro.Le radiazioni solari che riescono a raggiungere il suolo si distinguono in:
quelle visibili a occhio nudo;quelle infrarosse (raggi I R), invisibili e responsabili del senso di calore; quelle ultraviolette (raggi U V) capaci di generare la pigmentazione della cute.
I raggi
U V rappresentano dunque, la luce ultravioletta immediatamente inferiore alla
luce visibile dall'occhio umano e immediatamente superiore a quella
dei raggi X  suddivisi in tre bande contigue di differenti lunghezze d’onda, conosciute come:
Raggi UVA – con alto potere penetrante che accelera il processo di invecchiamento cutaneo;
Raggi U V B – che agiscono sulla superficie della pelle e sono responsabili dell’abbronzatura;
Raggi U V C - caratterizzati da un’energia molto elevata ma completamente
assorbita dal’atmosfera.
Differenza tra raggi UVA e U V B
Le radiazioni ultraviolette che raggiungono la
superficie terrestre sono per il 95% raggi UVA e per
il 5% U V B, e la loro principale differenza sta nella diversa capacità di Mentre i raggi U V B penetrano a 280-315 nanometri e
colpiscono lo strato superiore dell’epidermide creando
rossori e scottature, i raggi UVA penetrano invece
fino a 315-400 nanometri e vanno a colpire gli strati più profondi della pelle.


Inoltre, i raggi UVA agiscono durante
tutto l’anno e soprattutto nei mesi estivi, invece i raggi U V B si concentrano da aprile ad ottobre e sono massimi durante le ore centrali della giornata. Infine, le radiazioni U V B sono presenti a tutte le altitudini ma vengono bloccate da nuvole e vetro delle finestre a differenza invece dei raggi U V A che passano facilmente. 
Raggi U V dannosi per pelle e occhi
Il sole, in generale, è un alleato per la salute dell’organismo perché
favorisce alcuni processi fisiologici come la produzione della vitamina D, tuttavia, soprattutto nei mesi estivi o
in città, l’eccessiva esposizione ai raggi U V può causare diversi rischi.
Infatti, i raggi U V possono provocare danni degenerativi agli occhi, alla pelle, al  tessuto connettivo e ai vasi sanguigni e, nei casi più gravi, tumori cutanei.
In particolare:
I raggi U V B, sin da subito, possono causare eritema solare con prurito e bruciore, ma anche profonde scottature
I raggi U V A, tra gli effetti a lungo termine,producono invecchiamento precoce della pelle, con la comparsa di macchie e rughe; l’esposizione prolungata degli occhi ai raggi U V può favorire la comparsa di cheratite acuta  maculopatiafototraumatica e, a lungo andare, perfino cataratta;
reazioni fototossiche, come dermatiti solari, che sono una possibile causa di sviluppo di tumori cutanei, come carcinoma melanoma.
Inoltre, l’esposizione alle radiazioni UV ambientali può ridurre l’immunità cellulo  mediata aumentare il rischio di alcune malattie infettive (Herpes virus) e ridurre
l’efficacia delle vaccinazioni.
Come proteggersi dai raggi U V Per limitare i danni provocati dal’esposizione ai raggi ultravioletti è importante proteggersi accuratamente durante tutto l’anno, ma in particolar modo durante la stagione estiva con occhiali da sole, cappello con visiera e creme con fattore di protezione solare adeguato al proprio fototipo.
A queste tre regole fondamentali vanno poi aggiunte altre raccomandazioni:
evitare l’esposizione al sole durante le
ore più calde della giornata;
indossare abiti leggeri che coprano anche braccia e gambe;
accertarsi che i farmaci assunti non siano fotosensibilizzanti;
evitare l’esposizione ai raggi   una volta che è avvenuta una precedente reazione al sole.  e  reazione della cute.
Conoscere il proprio fototipo della pelle è fondamentale
per imparare a proteggere meglio la salute dell'epidermide e prevenire
scottature o eritemi.

Nel prossimo post vi parlerò dei fototipi
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by Natalina Cristiano