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Quello che si dice del sole e VERO?
Fa bene, fa male! come prepararsi a L'Estate ,pro e contro
Il sole è la sorgente naturale che maggiormente determina il livello di esposizione ai raggi U V e,a seconda della loro capacità di penetrazione sulla
pelle, viene stabilita la “pericolosità” per l’uomo. La radiazione U V B è molto più efficace della radiazione
U V A nel provocare l'eritema. Raggi U V C, sono i raggi ultravioletti
più pericolosi e possiedono una lunghezza d'onda di 100 - 280 nm. I raggi U V C sono particolarmente dannosi per la salute poiché possiedono un alto potere cancerogeno.
Cosa sono i raggi U V ?
Il sole emette una grande quantità di radiazioni e solamente il 10% raggiunge la superficie terrestre poiché la maggior parte viene assorbita dall'atmosfera, che agisce da filtro.Le radiazioni solari che riescono a raggiungere il suolo si distinguono in:
quelle visibili a occhio nudo;quelle infrarosse (raggi I R), invisibili e responsabili del senso di calore; quelle ultraviolette (raggi U V) capaci di generare la pigmentazione della cute.
I raggi
U V rappresentano dunque, la luce ultravioletta immediatamente inferiore alla
luce visibile dall'occhio umano e immediatamente superiore a quella
dei raggi X suddivisi in tre bande contigue di differenti lunghezze d’onda, conosciute come:
Raggi UVA – con alto potere penetrante che accelera il processo di invecchiamento cutaneo;
Raggi U V B – che agiscono sulla superficie della pelle e sono responsabili dell’abbronzatura;
Raggi U V C - caratterizzati da un’energia molto elevata ma completamente
assorbita dal’atmosfera.
Differenza tra raggi UVA e U V B
Le radiazioni ultraviolette che raggiungono la
superficie terrestre sono per il 95% raggi UVA e per
il 5% U V B, e la loro principale differenza sta nella diversa capacità di Mentre i raggi U V B penetrano a 280-315 nanometri e
colpiscono lo strato superiore dell’epidermide creando
rossori e scottature, i raggi UVA penetrano invece
fino a 315-400 nanometri e vanno a colpire gli strati più profondi della pelle.
Inoltre, i raggi UVA agiscono durante
tutto l’anno e soprattutto nei mesi estivi, invece i raggi U V B si concentrano da aprile ad ottobre e sono massimi durante le ore centrali della giornata. Infine, le radiazioni U V B sono presenti a tutte le altitudini ma vengono bloccate da nuvole e vetro delle finestre a differenza invece dei raggi U V A che passano facilmente.
Raggi U V dannosi per pelle e occhi
Il sole, in generale, è un alleato per la salute dell’organismo perché
favorisce alcuni processi fisiologici come la produzione della vitamina D, tuttavia, soprattutto nei mesi estivi o
in città, l’eccessiva esposizione ai raggi U V può causare diversi rischi.
Infatti, i raggi U V possono provocare danni degenerativi agli occhi, alla pelle, al tessuto connettivo e ai vasi sanguigni e, nei casi più gravi, tumori cutanei.
In particolare:
I raggi U V B, sin da subito, possono causare eritema solare con prurito e bruciore, ma anche profonde scottature
I raggi U V A, tra gli effetti a lungo termine,producono invecchiamento precoce della pelle, con la comparsa di macchie e rughe; l’esposizione prolungata degli occhi ai raggi U V può favorire la comparsa di cheratite acuta maculopatiafototraumatica e, a lungo andare, perfino cataratta;
reazioni fototossiche, come dermatiti solari, che sono una possibile causa di sviluppo di tumori cutanei, come carcinoma e melanoma.
Inoltre, l’esposizione alle radiazioni UV ambientali può ridurre l’immunità cellulo mediata aumentare il rischio di alcune malattie infettive (Herpes virus) e ridurre
l’efficacia delle vaccinazioni.
Come proteggersi dai raggi U V Per limitare i danni provocati dal’esposizione ai raggi ultravioletti è importante proteggersi accuratamente durante tutto l’anno, ma in particolar modo durante la stagione estiva con occhiali da sole, cappello con visiera e creme con fattore di protezione solare adeguato al proprio fototipo.
A queste tre regole fondamentali vanno poi aggiunte altre raccomandazioni:
evitare l’esposizione al sole durante le
ore più calde della giornata;
indossare abiti leggeri che coprano anche braccia e gambe;
accertarsi che i farmaci assunti non siano fotosensibilizzanti;
evitare l’esposizione ai raggi una volta che è avvenuta una precedente reazione al sole. e reazione della cute.
Conoscere il proprio fototipo della pelle è fondamentale
per imparare a proteggere meglio la salute dell'epidermide e prevenire
scottature o eritemi.
Nel prossimo post vi parlerò dei fototipi
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