Alessandro Diodato

Top 8 Giochi più attesi del 2020

2020-02-07 08:17:58

Questi sono gli 8 giochi più attesi del 2020. Commentate se anche voi state aspettando uno di questi giochi e quale acquisterete, con detto questo vi lascio all'articolo.

1#

    The Last Of Us Parte II        

Inizialmente previsto per febbraio su PlayStation 4 e poco dopo l’evento dedicato tristemente (per noi) rimandato addirittura a fine maggio, The Last of Us Parte II è sicuramente sul podio dei videogiochi più attesi del 2020. L’imminente gioco di Naughty Dog è ovviamente seguito diretto della apprezzatissima avventura a tinte horror del 2013, che ancora oggi piazzo senza troppe difficoltà a riferimento della scorsa generazione. Questo sia per la capacità di costruire un coraggioso storytelling per temi ricchissimo e costruito con immensa sensibilità, seminale per il medium e dal forte sapore cinematografico, sia per un gameplay decisamente accessibile che ne ha definito – tra le tante cose – il successo commerciale.

Fatto carico di un peso simile e del tecnicamente stupefacente filmato di gameplay mostrato nel 2018 nel corso di E3, Neil Druckmann e compagnia hanno onore e onere di ripartire da un finale perfetto per dare soprattutto nuova linfa narrativa a personaggi immortali quali Ellie e Joel.

The Last of Us Parte II sarà ambientato cinque anni dopo il violento e spiazzante epilogo del capitolo apripista, e vedrà una Ellie consumata dall’odio ed in cerca di vendetta. Le premesse per un nuovo capolavoro dai grandi valori produttivi in campo PlayStation ci sono tutte, appuntamento a maggio su queste pagine per il verdetto definitivo.

2# 

Cyberpunk 2077

Glorificato nell’Olimpo dell’industria con il gigantesco exploit di The Witcher 3: Wild Hunt, il team di CD Projekt Red – specie dopo quell’arrivo di Keanu Reeves sul palco Microsoft – è ormai costantemente al centro dei riflettori per Cyberpunk 2077. Cyberpunk 2077 è il nuovo titolo GDR dello studio polacco che fa da seguito all’omonimo gioco da tavolo e abbandona (finalmente) il fantasy per dedicarsi al futuro guidato da tecnologia e robotica della instancabile città di Night City.

Tra l’utilizzo innestato nel quotidiano della cibernetica, la povertà assoluta delle classi meno abbienti, il (classico) dominio delle corporazioni e una criminalità alle stelle su tutti i fronti, ci troveremo con visuale in prima persona nei panni di V, mercenario totalmente modificabile a nostro piacimento, proprio come per un qualsiasi tradizionale gioco di ruolo. Cyberpunk 2077 però – specie a fronte delle entusiaste impressioni degli hands off – sembra puntare all in sul genere, straripando in un immaginario estremamente curato e nella completa libertà d’approccio lasciata al giocatore.

3#

Resident Evil 3

La direzione di Capcom degli ultimi anni ha decisamente raggiunto le più alte vette dell’eccellenza, e il modo di trattare l’importantissimo brand di Resident Evil ne è la maggiore dimostrazione. Con un corso per il futuro tracciato con il settimo episodio in prima persona (che troverà presumibilmente un seguito tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo) e uno per il passato avviato con lo splendido remake del settimo capitolo, il publisher giapponese sembra aver trovato un equilibrio florido per una  delle sua proprietà intellettuali di maggiore rilievo.

Resident Evil 3 riprende quindi la scuola di pensiero dietro il remake arrivato lo scorso gennaio, aggiornando l’esperienza originale del ’99 con un comparto tecnico completamente rinnovato (con il sempre notevole RE Engine) e una telecamera over the shoulder da shooter in terza persona. Il gioco è ambientato ventiquattro ore prima degli eventi di Resident Evil 2, e ci calerà nei panni di Jill Valentine, una dei pochi sopravvissuti alla strage della villa del primo episodio, di nuovo lottando per la vita in una Raccoon City infestata dal T-Virus.

4#

Doom Eternal

Tra i videogiochi del 2020 più attesi dal sottoscritto, insieme a The Last of Us Parte II e Cyberpunk 2077, Doom Eternal arriva questo marzo dopo un inatteso posticipo che lo ha spostato dallo scorso novembre. Il nuovo titolo di id Software prosegue il corso dell’incredibile reboot della serie nel 2016, che già aveva alzato pesantemente l’asticella per l’intero genere degli sparatutto in prima persona, con una colonna sonora metal da incorniciare e un gameplay/gunplay da forsennati che gridava gore, sangue e violenza.

A fronte dei filmati e dei provati dei mesi scorsi, da Eternal ci si può aspettare ovviamente un certo more of the same perfezionato di quanto ottenuto con successo quattro anni fa (e di questo si può solo che essere felici), sommato all’aggiunta di una maggiore verticalità nel level design e di un conseguente focus sulle fasi platform. Manca pochissimo.

5#

Watch Dogs: Legion

Watch Dogs: Legion fa parte di questa ondata, quindi destinata ad arrivare tra questo aprile e il prossimo, il che porterebbe a pensare magari ad una release autunnale cross-gen che farebbe pure slittare il prossimo Assassin’s Creed, ma vedremo.

Legion prosegue sempre sullo stesso leitmotiv dei precedenti due capitoli, sfruttare varie abilità di hacking per combattere con il gruppo DedSec il sistema di controllo noto come ctOS, qui al servizio di un regime autoritario che ha preso il controllo di una Londra ormai isolata (Watch Dogs è la serie più politica di Ubisoft, non a caso).

La novità della formula sta tutta nel fatto che non controlleremo un protagonista determinato, ma ogni NPC presente in quella Londra di un non troppo lontano futuro. Esatto, ogni singolo individuo incontrato può essere reclutato in DedSec e quindi nel vostro esercito personale. La cosa – oltre a essere dannatamente interessante – porta alla possibilità di permadeath e ad un’inedita complessità sia della scrittura (che ovviamente ne risentirà), sia del sistema di interazione all’interno dell’immaginario e tra l’immaginario e il giocatore. La curiosità per scoprire il risultato effettivo di una scommessa immensa come Watch Dogs: Legion è tanta, ne riparleremo di sicuro.

6#

Halo Infinite

É finalmente il momento per Halo di tornare sul mercato, dopo cinque lunghi anni di attesa da Guardians. Del sesto episodio principale della serie non è noto comunque molto, se non che sfrutterà il nuovo engine Slipspace e che metterà in piedi un racconto sequel accessibile pure ai neofiti della serie (un po’ come ha fatto Santa Monica con God of War, qualcosa forse di molto vicino ad un soft reboot).

Per il resto, il gioco arriverà naturalmente su PC Windows e Xbox One, e sarà un titolo di lancio della nuova Xbox Series X, dando inizio alle danze delle produzioni interne della nuova generazione Microsoft. Dubito che prima di E3 2020 sapremo qualcosa di nuovo del gioco, destinato ad arrivare per fine anno.

7#

Half-Life: Alyx

Il ritorno di Half-Life era diventato un qualcosa di molto simile ad una barzelletta nel settore, tanto da diventare un comune pesce d’aprile e fonte di infiniti meme. Dopotutto dopo la conclusione di Half-Life 2: Episode 2 per dodici anni la saga con protagonista Gordon Freeman è letteralmente sparita nel nulla, catturata nel focus completo di Valve sul marketplace di Steam e chissà cos’altro.

Per questo il reveal di Half-Life: Alyx lo scorso novembre ha fatto decisamente scoppiare l’internet, visto quanto ormai dessimo tutti la serie per morta. Poi che il gioco   sia esclusivo per VR ha smorzato parecchio gli animi, e qui c’è come ovvio il tentativo di spingere il mercato degli headset e relativo supporto, su cui Valve ha investito non poco (vedasi HTC Vive e Valve Index).

Non nascondo quanto ritenga la cosa un azzardo, specie se da Alyx si vuole tastare il terreno per ripartire con il franchise, mentre per il gioco in sé ci sono pochi dubbi sui valori produttivi alle spalle. La durata dovrebbe essere simile a quella di Half-Life 2, il gameplay ruoterà (anche) attorno alla manipolazione della gravità (gravity gloves, non gravity gun) e il setting temporale sarà precedente al secondo capitolo, con protagonista e personaggio giocabile Alyx Vance.

8#

Dying Light 2

Il primo Dying Light aveva ereditato la tendenza al parkour di Mirror’s Edge e il gameplay (più) survival (che) horror proprio di Techland, emergendo con una formula che nel 2015 mi tenne attaccato allo schermo per decine di ore, al netto degli infarti dovuti al fatto di girare di notte nella Harran infestata.

Trascorsi cinque anni, le aspirazioni di Techland con la serie sono cresciute a dismisura, vista la volontà di porre Dying Light 2 come uno dei titoli di maggiore profilo di fine generazione. Coinvolti nello sviluppo personalità illustri come Chris Avellone (che ha lavorato tra i tanti con Obsidian e Arkane), le mire del gioco sono puntate quasi interamente sull’impatto delle azioni del giocatore sulla narrativa ed il mondo di gioco.

Ad ogni azione corrisponderà un bivio, a cui seguiranno altre scelte, per una struttura molto ramificata delle possibilità del racconto e della struttura dell’immaginario, che dovrebbe reagire radicalmente alla nostra progressione. Oltre ad uscire su console di questa generazione, Techland ha tra l’altro confermato che – come tante altre uscite di quest’anno – Dying Light 2 sarà cross-gen.

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