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VIDEO COVER PINK FLOYD (ANOTHER BRICK IN THE WALL)

2019-05-08 14:32:47

SALVE RAGAZZI ECCO LA NUOVA VIDEO COVER DEDICATA AI MITICI PINK FLOYD, NON HANNO BISOGNO DI PRESENTAZIONI CURRICULUM MUSICALE INFINITO. HO SCELTO UNA DELLE MIE PREFERITE BUON ASCOLTO, SOSTENETEMI E SEGUITEMI NELLE PROSSIME PUBBLICAZIONI CIAOOOOOOOOO.

PINK FLOYD

I Pink Floyd sono i pionieri della psichedelia e uno dei massimi complessi rock di sempre. Nel corso di una carriera lunghissima (in cui si distinguono tre fasi, corrispondenti ad altrettante formazioni) hanno spostato i limiti del pop e del rock sposando l“elettronica e approfondendo la ricerca sonora in una serie di album giudicati pietre miliari della musica popolare del Novecento. Altra loro peculiarità è quella di aver prodotto mastodontiche rappresentazioni multimediali della propria musica attraverso spettacoli in cui la componente visiva è parte integrante di quella sonora. La lunga storia della formazione inglese ha inizio a metà degli anni Sessanta, quando tre studenti di architettura e un estroso studente di pittura gettano le basi per entrare a pieno titolo nella leggenda del rock, partendo dai club della Londra underground e lisergica per arrivare, non senza radicali cambiamenti di stile e di formazione, al successo planetario.

La band nasce dall“incontro dello studente di pittura Roger Keith Barrett (per tutti Syd, nato il 6/1/46 a Cambridge) con Roger Waters (Great Bookham - 9/9/44), studente di architettura e chitarrista di una formazione dal nome cangiante (Sigma 6, T-Set, Meggadeaths, Abdabs) nella quale suonavano altri due aspiranti architetti: Nick Mason (Birmingham - 21/1/45) e Rick Wright (Londra - 28/7/45) oltre al bassista Clive Metcalf e ai cantanti Keith Noble e Juliette Gale. Nel “65, dopo lo scioglimento del gruppo, Waters (al basso), Barrett (chitarra), Wright (tastiere) e Mason (batteria) decidono di formare una band (per brevissimo tempo ne farà parte anche il chitarrista Bob Close): il nome, scelto da Barrett, è Pink Floyd e deriva dai nomi di battesimo di due bluesmen americani, Pink Anderson e Floyd Council. Nel “66 arriva il momento delle prime esibizioni nei club della Londra underground, con un repertorio che comincia ad assumere una propria identità grazie alle prime composizioni strumentali di Barrett. E“ in questo periodo che i Pink Floyd conoscono quelli che quelli che diventeranno i loro manager: Andrew King e Peter Jenner. Nella “Swingin“ London“, i Pink Floyd riescono a farsi notare come una delle band più originali e imprevedibili, in virtù soprattutto delle esibizioni all“Ufo Club, un locale in cui il gruppo sperimenta i suoi primi coinvolgenti light-show, tentando di coinvolgere il pubblico con proiezione di immagini, diapositive e l“impiego massiccio di un efficace impianto luci. A cavallo tra il “66 e il “67, i Pink Floyd entrano in sala d“incisione, per i primi demo, con risultati poco incoraggianti: bisognerà attendere ancora qualche mese, infatti, per la pubblicazione del primo singolo del complesso, “Arnold Layne/ Candy and a Currant Bun“ (prodotto da Joe Boyd).