Il genio di Giuseppe Tartini

Qualche giorno fa è stato il compleanno di un altro dei più luminosi esempi della scuola violinistica italiana, a cui dobbiamo moltissimo dello sviluppo tecnico del nostro strumento, ovvero Giuseppe Tartini.
Nato nel 1692 a Pirano in Istria (parte della Repubblica di Venezia) inizia lì gli studi musicali e si trasferisce poi a Padova per studiare all’università, già che i suoi genitori ne vogliono fare un avvocato o un frate. Lui non è molto tagliato per uno stile di vita così sobrio, e fortunatamente per noi e per la musica, segue il proprio talento musicale, che svilupperà in modo estremamente multiforme. Noti i suoi studi di fisica acustica (celebre la scoperta del cosiddetto  “terzo suono di Tartini”), importantissimi i suoi trattati di tecnica violinistica, ricchissima la sua attività di compositore. La sua particolare attenzione per la didattica dello strumento, gli fa guadagnare il soprannome di “Maestro delle Nazioni”, e gli studenti arrivano a Padova da tutta Europa per studiare con lui.
La sua composizione più famosa è la Sonata in sol minore, soprannominata “Il trillo del diavolo”, anche se le leggende legate ai soprannomi di questo tipo sono molto spesso invenzioni romantiche più che fatti storicamente provati. 
Io vi faccio ascoltare il concerto per violino e orchestra in La minore D96, suonato da uno splendido violinista italiano, Giuliano Carmignola, con grande eleganza e brillantezza. Potete certamente ammirare quanto sia già avanzato a questo punto lo sviluppo tecnico e virtuosistico dello strumento!
Buon ascolto...