
Nerd una volta, Nerd per sempre
"Minority Report" sta per divenire realtà? Forse,...ma non è questo il giorno.
È di pochi giorni fa la notizia che Microprose non permetterà più alle agenzie di Polizia di sfruttare la sua IA generativa per il riconoscimento facciale.
Ma cosa significa di preciso? Andiamo a scoprirlo insieme, ma prima ricordatevi di cliccare il tasto "SEGUIMI" e fatemi sapere le vostre impressioni nei commenti qui sotto.

Buonsalve a tutti dal vostro affezionatissimo Multipotential Nerd di quartiere.
Oggi andiamo a parlare di un argomento che sta tenendo banco in molti appuntamenti decisionali a livello politico e che farà discutere ancora per molto, molto tempo.
Molti lettori sapranno sicuramente che pochi mesi fa è stata licenziata la prima legge al mondo che affronta nella sua interezza lo sviluppo e le implicazioni dell' intelligenza artificiale: il cosiddetto AI ACT.
Questa legge, formata da 85 articoli e 9 allegati, ha una struttura incentrata sulla suddivisione dei rischio, a livello crescente di gravità e che evidenziano le implicazioni, le responsabilità ed i paletti sull' utilizzo per chi sviluppa o adopera sistemi di IA.
Senza esaminare nel dettaglio tutto il corpo della legge ed i suoi 85 articoli, andiamo a porre l' attenzione su uno dei primi punti, cioè quello degli "Utilizzi Proibiti" ed in particolar modo su un paragrafo che ha movimentato non poco le discussioni in fase di negoziazione: il riconoscimento facciale in tempo reale.
Pur essendo definito in modo piuttosto preciso sul suo limitatissimo utilizzo, il riconoscimento facciale per ragioni di sicurezza da parte degli organi di polizia sta per scontrarsi con un nodo di non poco rilievo.
Quello che non rientrava nelle specifiche dell' AI Act erano le tecnologie adoperate per scopi militari e di ricerca...almeno finora.
Infatti è di pochi giorni fa la notizia che Microsoft ha posto una serie di importanti modifiche ai termini di servizio (per chi volesse leggerli li trovate QUI) ed ora viene espressamente vietato l'utilizzo del suo servizio Azure OpenAI per il riconoscimento facciale da parte della polizia, compresi i modelli di analisi presenti e futuri di OpenAI.
Questa nuova serie di condizioni, si applica non solo alla polizia degli Stati Uniti, ma anche a quelle di tutto il mondo e impedisce categoricamente l' utilizzo della suddetta tecnologia di riconoscimento facciale in tempo reale sulle telecamere mobili come quelle sui cruscotti delle auto o le bodycam per identificare le persone in via del tutto arbitraria.
Ma perchè questa decisione?
Una settimana fa infatti, la Axon, una ditta produttrice di tecnologie e strumenti militari per le forze dell' ordine, aveva annunciato il lancio di un nuovo prodotto.
Le criticità sollevate a tale annuncio presentavano alcuni potenziali problemi come quello dell' apprendimento tramite modelli che nei loro dati di formazione, generino informazioni fuorvianti e basati su pregiudizi razziali, data la maggior probabilità che le persone di pelle nera siano soggette ad un maggior numero di controlli da parte della polizia rispetto ai bianchi.
Tale divieto dell' utilizzo di Azure OpenAI non si applica alle telecamere fisse in ambienti controllati (ad es. in ufficio), sebbene i termini vietino espressamente qualsiasi utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale da parte della polizia.
Cosa accadrà ora?
Questo certo è avvolto da uno spesso velo di nebbia, ma sicuramente una situazione ipotizzata da Philip K. Dick nel suo romanzo sull' "arresto preventivo" di potenziali criminali prima che potessero commettere i loro delitti è quantomeno espressamente vietata e tutti gli sforzi sembrano essere indirizzati a far sì che non vi sia una totale ed imprescindibile supremazia di controllo da parte degli organi di vigilanza senza che vi sia una adeguata tutela nei confronti dei cittadini.
Certo è che però l'argomento sarà ancora fonte di moltissime discussioni ad ogni livello socio-politico e che di sicuro non si esaurirà a breve, ma nel frattempo sono curioso di sapere cosa ne pensate voi e di cosa vi aspettate nel prossimo futuro: fatemelo sapere nei commenti qui sotto e se vi è piaciuto l'articolo ricordatevi di sostenere il canale.
Alla prossima e come sempre: Stay Tuned,Guys.